Come andranno a scuola gli alunni con disabilità del Lazio?

In questo caso il quesito del titolo va inteso in senso letterale, poiché l’allarme lanciato dalla FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) riguarda proprio il trasporto degli alunni con disabilità, in vista del prossimo anno scolastico, questione che la Regione Lazio ha tutt’altro che risolto e che sta creando profondo disagio alle famiglie, alle quali viene negato il diritto di conoscere chi porterà a scuola i loro figli nell’ormai vicino mese di settembre

Carico di carrozzina in pulmino per disabiliMentre continuiamo a seguire le difficili situazioni riguardanti gli alunni con disabilità in Lombardia e in Campania, anche dalla FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) arriva un segnale d’allarme, in vista del prossimo anno scolastico, riguardante nella fattispecie la questione del trasporto. «Esprimiamo forte preoccupazione – si legge infatti in una nota della Federazione laziale – circa la tardiva e attuale mancata definizione, da parte della Regione Lazio, per quanto riguarda l’Assessorato responsabile a gestire il servizio di trasporto scolastico per gli alunni con disabilità nel prossimo anno scolastico 2016-2017. Il recente trasferimento delle competenze in materia di servizi per l’inclusione scolastica all’Assessorato Regionale alla Formazione, la Ricerca, la Scuola, l’Università e il Turismo non ha infatti interessato anche quello relativo al trasporto delle persone cieche e sorde per le scuole di ogni ordine e grado e per le altre persone con disabilità che frequentano le scuole superiori».

Visto dunque che al momento non hanno trovato risposte le richieste di chiarimenti avanzate alla Regione da parte della FISH Lazio, volte a conoscere l’Assessorato titolare a gestire questo fondamentale servizio, «riteniamo necessario – dichiara Daniele Stavolo, presidente della Federazione – avere al più presto risposte certe sulle modalità di erogazione del trasporto, perché l’inerzia della Regione su tale questione genera profondo disagio alle famiglie, alle quali viene negato il diritto di conoscere chi porterà a scuola i loro figli nell’ormai vicino mese di settembre». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa.lazio@fishonlus.it.

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