Come avevamo ricordato nel giugno scorso, in occasione della conferenza internazionale Leggere: un Diritto di tutti. Accesso all’informazione e alla cultura per le persone con disabilità e Trattato di Marrakech, promossa a Roma dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), il Trattato di Marrakech per la circolazione e la diffusione del libro accessibile venne adottato in Marocco alla fine di giugno del 2013, in occasione della Conferenza Diplomatica dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI), facendo segnare, come avevamo ampiamente riferito a suo tempo, un importante passaggio nella ricerca di un equilibrio tra il diritto alla cultura accessibile e quello della proprietà intellettuale.
Sempre nel presentare la conferenza di giugno a Roma, avevamo anche ricordato che erano stati diciassette i Paesi ad avere ratificato quel documento, mancandone quindi solo tre per consentire l’entrata in vigore dello stesso.
Ebbene, con la ratifica nei giorni scorsi del Canada, quel limite di venti Paesi è stato raggiunto, cosicché il 30 settembre prossimo il Trattato di Marrakech potrà finalmente entrare in vigore, permettendo il libero scambio internazionale non commerciale di materiale librario protetto dal diritto d’autore, realizzabile in formati accessibili, quali Braille e audio. E oltre che alle persone con disabilità visiva, ciò porterà ad effetti positivi anche per le persone dislessiche o con altre difficoltà di lettura.
«Questo è un altro giorno storico per il nostro movimento – commenta Arnt Holte, presidente della WBU, l’Unione Mondiale dei Ciechi -, una grande vittoria che faciliterà l’accesso ai libri per le persone non vedenti e ipovedenti. Il Trattato entrerà in vigore tra poco meno di tre mesi e aiuterà milioni di persone non vedenti e ipovedenti le quali avranno un accesso più libero e facilitato alla letteratura e ai materiali didattici, per un’integrazione sociale sempre maggiore».
Soddisfatto è anche Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI, che dichiara: «Come abbiamo avuto modo di illustrare durante la conferenza di giugno alla Camera dei Deputati di Roma, da noi organizzata insieme alla deputata Laura Coccia e con la collaborazione dell’AIE (Associazione Italiana Editori), in Europa solo il 5% dei libri è accessibile ai non vedenti e questo numero si riduce all’1% nei i Paesi in via di sviluppo. Non poter leggere come gli altri è la violazione di un diritto umano fondamentale. Con il Trattato di Marrakech, avremo un’opportunità in più per accedere al sapere, alla cultura, alla conoscenza, in una posizione di uguaglianza, cittadini tra i cittadini».
«Auspichiamo ora – conclude Barbuto – che anche l’Italia voglia presto procedere alla ratifica del Trattato, nello spirito dell’impegno assunto con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Chiara Giorgi (chiagiorgi@gmail.com).