«L’impegno dell’Italia in questo progetto poggia sull’esigenza di lavorare in maniera sempre più incisiva sul tema della piena inclusione delle persone con disabilità nella nostra società. In tal senso intendiamo dare il nostro contributo assieme agli altri Paesi che partecipano al progetto stesso, perché il godimento dei diritti richiamati dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità parte anche dai tanti aspetti della vita quotidiana, come spostarsi e viaggiare, andare a un museo, al cinema o allo stadio».
Lo ha dichiarato Franca Biondelli, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, durante la presentazione avvenuta a Roma, presso la Sala Stampa del Ministero stesso, del progetto European Disability Card che, come avevamo già spiegato nei giorni scorsi, trae origine dalla Strategia Europea per la Disabilità 2010-2020 e sarà finalizzato all’introduzione di una tessera che permetta alle persone con disabilità l’accesso a a una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale, in regime di reciprocità con altri otto Paesi dell’Unione Europea, nel quadro dell’obiettivo di garantirne la piena inclusione nella vita sociale e culturale delle comunità.
Titolare dell’attuazione dell’iniziativa, lo ricordiamo, è la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in partenariato con la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in veste di sponsor, in qualità di Autorità Nazionale rilevante in materia di disabilità.
Alla presentazione era presente anche Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH, che ha voluto sottolineare come «lavorare in sinergia con gli altri Paesi dell’Unione Europea che hanno voluto partecipare al progetto è un elemento di orgoglio per il nostro Paese e rappresenta un fattore importante per contribuire alla sfida culturale che abbiamo davanti. Da un punto di vista operativa, intendiamo procedere già entro la fine di quest’anno alle necessarie intese con le Regioni e gli Enti Locali».
Dal canto suo, Roberto Romeo, vicepresidente della FAND, ha evidenziato la necessità «di operare ogni sforzo perché le persone con disabilità abbiano le medesime possibilità e occasioni di tutti gli altri cittadini, in ogni aspetto della propria vita, inclusi il pieno accesso ai trasporti, alla cultura e al tempo libero, in un’ottica di piena inclusione e partecipazione». (S.B.)