Come tutti gli adulti, chiediamo lavoro, casa e partecipazione

Quattro giovani adulti con sindrome di Down e il loro incontro con i rappresentanti del mondo politico, cui spiegano i desideri e i bisogni di una persona con disabilità intellettiva, che sono poi quelli di tutti: lavoro, casa e partecipazione. Consiste in questo il documentario “Diritto ai Diritti”, presentato a Roma e in altre città, frutto dell’omonimo progetto dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), voluto per mettere a disposizione degli adulti con sindrome di Down gli strumenti utili ad esercitare i propri diritti ed esprimere liberamente le proprie scelte
Una delle protagoniste del documentario "Diritto ai Diritti"
Una delle giovani persone adulte protagoniste del documentario “Diritto ai Diritti”

Come avevamo a suo tempo anticipato, è stato presentato presso la Casa del Cinema di Roma il documentario Diritto ai Diritti, diretto da Christian Angeli e realizzato dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), ove si racconta il percorso dell’omonimo progetto promosso dalla stessa AIPD e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e da quello della Salute, da noi seguito puntualmente passo dopo passo.
L’iniziativa, lo ricordiamo, è stata voluta allo scopo di mettere a disposizione delle persone adulte con sindrome di Down gli strumenti utili a comprendere cosa sia la cittadinanza e cosa possano fare per agire come cittadini attivi, esercitando i propri diritti ed esprimendo liberamente le proprie scelte. Perché «essere cittadini attivi, consapevoli dei propri diritti e delle proprie responsabilità – come era stato sottolineato da Carlotta Leonori , responsabile del progetto – è il modo migliore per dimostrare che anche una persona con sindrome di Down può diventare adulta».
Il documentario racconta sostanzialmente le vicende di quattro giovani adulti con sindrome di Down partecipanti al progetto – Paolo, Claudia, Renata e Leonardo – e del loro incontro con i rappresentanti del mondo politico, in cui danno voce ai desideri e ai bisogni delle persone con disabilità intellettiva, che sono poi i desideri di ogni persona adulta: lavoro, casa e partecipazione.

Alla presentazione di Roma hanno partecipato Paolo Virgilio Grillo e Anna Contardi, rispettivamente presidente e coordinatrice nazionale dell’AIPD, i citati Carlotta Leonori e Christian Angeli, insieme a Claudia Micillo, una delle protagoniste del documentario. Dal canto suo, Giovanna Reanda, giornalista di Radio Radicale, ha moderato la discussione dopo la visione del video.
All’incontro sono intervenuti anche i deputati Andrea Romano, Giulia Di Vita e Matteo dall’Osso e durante il dibattito Silvia Stefanovichj, responsabile del settore della disabilità nella CISL, Lucia de Anna, delegato del Rettore per la Disabilità presso l’ Università di Roma Foro Italico, e Giovanni Figà Talamanca, presidente della Commissione Scuola del 1° Municipio della Capitale.

Dopo l’introduzione di Grillo, il quale ha espresso l’auspicio «che in molti possano vedere nei prossimi mesi questo film e che questo faccia rinascere in tante persone la passione politica e la voglia di partecipare per fare del nostro un Paese migliore», Angeli ha richiamato la scelta di assoluto protagonismo delle persone con sindrome di Down e il tema del diritto alla conoscenza, sottolineato dal film, mentre Claudia Micillo, ringraziando il pubblico, ha sottolineato la propria grande emozione e «il meraviglioso traguardo raggiunto».
Romano ha dichiarato di essere stato molto colpito nel documentario dalla ricorrenza della parola lavoro. «Particolarmente per le persone con disabilità e per le loro famiglie  – ha affermato – il lavoro è la chiave per guadagnare la dignità e per realizzare la propria autonomia». «La disabilità – ha aggiunto – insegna qualcosa, fa scoprire aspetti della propria vita che non si conoscevano: impariamo infatti a vedere con occhi diversi le cose, ad andare fuori dagli schemi ideologici, a fare uno sforzo per superare la standardizzazione del linguaggio e le retoriche della comunicazione politica»
«Mi rendo conto – ha sottolineato invece Di Vita – che si è lavorato moltissimo per realizzare questo nostro incontro: esperienze come queste ci ricordano quanto ci sia uno scollamento tra vita politica e vita reale; si dovrebbero quindi pungolare maggiormente i politici, per modificare sia l’atteggiamento che il linguaggio, spesso difficile per tutti».
Entrambi i Deputati si sono anche impegnati ad organizzare una proiezione del film alla Camera.

«Questo film è emozionante – ha commentato poi Stefanovichj – e mi ha colpito soprattutto il filo conduttore che ha guidato lo spettatore, dal tema del diritto di voto, ai sogni e alle speranze dei protagonisti. Un documentario in cui i protagonisti raccontano realmente ciò che sentono».
Nel sottolineare quindi«l’importanza dell’esperienza di inclusione portata avanti in questo àmbito dal nostro Paese», de Anna  ha ribadito la necessità «di garantire il lavoro alle persone con disabilità come giusta conseguenza del percorso scolastico» e ha promesso di utilizzare il film nel Corso di Pedagogia Speciale all’interno della propria Università.
A concludere i lavori è stata Contardi, ricordando i due filoni del film, vale a dire l’adultità possibile delle persone con sindrome di Down e la partecipazione, «entrambe grandi sfide per la società e per il mondo della politica». «Sono temi che interessano tutti – ha dichiarato – e affrontandoli dal punto di vista dei protagonisti di questo documentario, possiamo costruire un Paese migliore per tutti. In tal senso, ci offriamo anche di tradurre in alta comprensibilità i documenti dei partiti e di collaborare per avvicinare la politica ai cittadini».

Diritto ai Diritti, oltreché a Roma, è stato presentato in contemporanea anche a Mantova e successivamente a Pisa. In tal senso l’AIPD continua la propria ricerca di ogni tipo di collaborazione, per diffonderlo ulteriormente. (M.F. e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com (Mara Fiorelli).

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