Si è conclusa anche quest’anno con successo la Settimana Verde di trekking sulle Dolomiti bellunesi, tradizionale iniziativa organizzata dall’ADV (Associazione Disabili Visivi), che dal 25 giugno al 3 luglio è giunta alla sua quindicesima edizione, con il coinvolgimento di oltre trenta persone cieche e ipovedenti.
Le varie attività sono iniziate con la quinta edizione della manifestazione dedicata all’Orienteering, lo “sport dei boschi”, con il coordinamento di Carlo Pilat, campione nazionale per il CFS (Corpo Forestale dello Stato), che ha opportunamente riadattato la disciplina alle esigenze di chi non vede. Divisi dunque in una decina di squadre miste di ciechi, ipovedenti e vedenti, i partecipanti – con l’aiuto di mappe in rilievo tracciate con silicone – avevano il compito di raggiungere dieci tappe, dette anche lanterne, tra le contrade di Vallada Agordina, in cui amici del posto proponevano quesiti multisensoriali, utilizzando quindi tatto, udito, olfatto, gusto e… logica matematica!
A concludere la gara, un originale percorso con un “filo di Arianna” tra alberi, radici e rovi, che tutti – compresi i vedenti bendati – hanno dovuto seguire in pari condizioni. Un’esperienza niente affatto banale, a detta di chi l’ha vissuta.
C’è stata poi la possibilità di una prova in palestra di tennis per ciechi e ipovedenti (categorie paralimpiche B1, B2 e B3), con un istruttore esperto su diverse disabilità il quale, dopo averci spiegato come l’idea sia nata a un cieco giapponese, che dopo varie prove ha definito gli strumenti e i parametri più adatti, ci ha fatto quindi svolgere delle prove pratiche in un campo con dimensioni opportunamente ridotte, utilizzando una racchetta con manico corto e una pallina leggera e sonora.
Le giornate successive non sono state meno piene e divertenti, direi anzi piuttosto impegnative, con una media di sei ore giornaliere di cammino su sentieri di ogni tipologia, da strade bianche a mulattiere e sentieri stretti, articolati e sassosi, anche attraversando ruscelli su ponticelli nei pressi di fiumi e cascate, diversificando ove possibile il percorso, anche per chi non fosse molto propenso alla fatica!
In particolare, si è potuto percorrere un suggestivo sentiero scavato nella roccia, con circa mille scalini irregolari e scivolosi e un dislivello di circa 500 metri, utilizzato come trincea durante la Grande Guerra nella zona del Monte Lagazuoi, fino a raggiungerne la suggestiva vetta in prossimità dell’omonimo rifugio: qui un esperto si è soffermato sui dettagli storici di alcune battaglie combattute proprio nei dintorni.
Un sottogruppo ha scelto di vivere una notte in quota, e quest’anno, per diversificare la proposta, si è scelto un rifugio diverso dal Tissi, ovvero il Città di Fiume, posto a circa 2.300 metri di altezza alle pendici del Monte Pelmo. Ad accoglierci il gruppo musicale Il Sesto Continente, che ha offerto due intensi momenti di performance, rilassanti e spirituali, sia al tramonto che in notturna, con musiche molto particolari, emesse da strumenti di tipo orientale.
Il giorno dopo, i componenti del gruppo musicale hanno seguito i soci dell’ADV e sono stati ospitati presso lo Sport Hotel Cristal di Falcade, dove si è festeggiata l’ultima giornata insieme alle guide del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco di Belluno e degli Alpini e Volontari, tutti coordinati dall’infaticabile Paola Favero, vicequestore del Corpo Forestale, dal responsabile per i mezzi di trasporto dei Vigili del Fuoco Carletto Tibolla e da Piera Loda, referente dei soci ADV.
Va ricordato in conclusione che questo tipo di attività è adatto a persone allenate e che non abbiano problemi cardiaci, essendo le escursioni abbastanza impegnative e raggiungendo anche quote che, partendo da un livello di 1.200 metri, superano talvolta i 2.000.
Non è per altro sempre possibile proporre sentieri alternativi raggiungibili da jeep o pulmini, cosicché, con tanto impegno e difficoltà, Paola Favero sceglie percorsi e attività che possano accontentare tutti. Ci sono quindi giornate in cui si fatica tanto – e sono contenti alcuni – e giornate invece più “tranquille”, che accontentano altri. Alla fine, comunque, la simpatia del gruppo e l’accoglienza e le delizie proposte dall’Albergo Cristal di Falcade accomunano sempre tutti nella soddisfazione di questa settimana sportiva.