Persone con sindrome di Down: prosegue il Progetto “OMO”

Il progetto europeo “OMO” (ove “OMO” sta per “On My Own at Work”), che ha per capofila l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e che consente a numerose persone con sindrome di Down di svolgere specifiche mansioni lavorative nel settore alberghiero, ha concluso la parte dedicata alla produzione di materiale formativo, con la realizzazione di un’applicazione installata su minitablet e di alcuni videotutorial
Progetto "OMO" ("On My Own... at Work")
Una delle persone con sindrome di Down coinvolte nel Progetto “OMO”, insieme al suo tutor

L’incontro di Milano dei giorni scorsi scorso presso la Fondazione Adecco, ha costituito la definitiva chiusura dei lavori realizzati sui materiali formativi previsti dal Progetto OMO (On my Own at Work), iniziativa triennale avviata nel 2014, che si avvale del finanziamento della Commissione Europea e che – come abbiamo già ampiamente raccontato a suo tempo – ha per capofila l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), in partnership con l’EDSA (European Down Syndrome Association), la Fondazione Adecco Italia, la Fundacion Adecco, l’APPT21 (Associação Portuguesa de Portadores de Trissomia 21), il Gruppo Axis Hotéis & Golfe, Sol Meliá Italia , l’Università di Bologna e quella di Roma Tre.
L’obiettivo, lo ricordiamo, è quello di promuovere una società accessibile e inclusiva nei confronti delle persone con sindrome di Down e attraverso OMO ci si propone in particolare di migliorarne il processo di apprendimento nello svolgere specifiche mansioni lavorative nel settore alberghiero.
Nello specifico, i materiali formativi consistono in una nuova applicazione (App), installata su minitablet, rivolta ai giovani con sindrome di Down coinvolti, per ricordar loro i compiti da svolgere e in alcuni videotutorial, destinati invece ai tutor degli alberghi, per migliorarne la relazione con i tirocinanti.
Sia l’applicazione che i videotutorial verranno ufficialmente presentati nel mese di settembre prossimo a Milano, Roma, Saragozza e Lisbona. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampaaipd@gmail.com (Mara Fiorelli).

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