Inclusione, discontinuità didattica e formazione degli insegnanti

«La Proposta di Legge per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica, avanzata dalle Federazioni di Associazioni delle persone con disabilità, rischia di amplificare il problema della delega educativa assegnata all’insegnante specializzato»: lo scrivono alcuni docenti specializzati e formatori, elaborando una propria proposta di possibili soluzioni, che parte da un’ampia analisi dell’attuale contesto. «Questa proposta del gruppo di docenti specializzati – replica Salvatore Nocera – è ad ampio spettro, ma non inficia quelle della FISH e della FAND»

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Friuli Venezia Giulia e diritti: alcuni positivi provvedimenti

Incontrano pieno favore, da parte della Consulta delle Associazioni di Persone con Disabilità e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia, i tre Ordini del Giorno recentemente approvati dalla Giunta Regionale, in cui si parla di sostegno ai Comuni sugli oneri per il congedo straordinario dovuto all’assistenza di soggetti portatori di handicap grave, di fondi per le manutenzioni ordinarie di strutture diurne e residenziali per disabili e della costituzione di un Comitato Etico per la verifica del rispetto dei diritti delle persone con disabilità

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Un “capolavoro” friulano dal Nepal

Si chiama infatti proprio “Masterpiece”, ovvero “capolavoro”, uno dei numerosi progetti avviati dall’Associazione Friuli Mandi Nepal Namastè, in un Paese come il Nepal, colpito da guerre ed eventi catastrofici, che ha un estremo bisogno di scolarizzazione, sviluppo economico e ricostruzione, pace e solidarietà. Una bella storia di volontariato internazionale, con tante iniziative già concretizzate, principalmente a favore dei bambini, tra le quali anche il coinvolgimento nella realizzazione di un centro di riabilitazione per giovani con disabilità

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Mio figlio dovrà essere il “figlio di tutti”

«Io, genitore – scrive Maria Teresa Calignano, riflettendo sulla recente Legge riguardante il “Dopo di Noi” -, come posso fidarmi di una Legge che si prenderà giuridicamente carico un domani di mio figlio, ma che non mi dà garanzie su quali “mani” si occuperanno di lui? Riprendiamo allora quel concetto etico di “società educante”, di “pedagogia familiare”, che mi permetta di sperare concretamente che un domani mio figlio sarà il “figlio di tutti”»

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I parchi non si visitano, si devono vivere

«Rampe e passerelle, parcheggi riservati, segnaletica chiara anche a chi ha deficit visivi o cognitivi, aree di sosta e servizi privi di barriere: gli strumenti per l’inclusione dovrebbero essere noti a tutti i progettisti. Ma all’interno dei parchi naturali e in considerazione del loro valore per il benessere personale e sociale, bisogna rendere accessibili non solo i percorsi, ma anche le esperienze, “perché i parchi non si visitano, si devono vivere”»: è questo uno dei messaggi emersi al Parco di San Rossore (Pisa), durante un convegno dedicato all’accessibilità dei parchi naturali

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L’UICI per le comunità colpite dal terremoto

Come annunciato dal suo Presidente Nazionale, l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) devolverà a sostegno delle famiglie colpite dal terremoto in Centro Italia parte dei fondi – già destinati alla promozione delle attività fisiche, motorie e sportive per le persone con disabilità visiva – derivanti dalla Lotteria Nazionale Premio Louis Braille 2016

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24.8.2016: senza la possibilità di scappare

«Sono secondi interminabili – racconta Manuela Romitelli -, come in quel lontano 6 aprile 2009. Lontano nel tempo, ma vivo nel cuore. Oggi come allora. Impotente, senza la possibilità di scappare. Prego e chiudo gli occhi. Prego affinché quel “mostro” da sottoterra non mi prenda con sé. Anche questa volta è andato via, lasciandomi nel panico. Affrontare un terremoto è una cosa difficile. Per tutti. Ma per chi vive una disabilità e non può scappare, lo è mille volte di più»

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Quel filo rosso tra campioni paralimpici

Verrà presentato il 1° settembre a Roma, alla vigilia delle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, il progetto denominato “Memoria paralimpica. Nascita e sviluppo dello sport per disabili in Italia”, che si sostanzia nel film-documentario intitolato “E poi vincemmo l’oro”, in un archivio-web e in una mostra fotografica, il tutto per ripercorrere la storia del movimento paralimpico italiano dagli albori ad oggi

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