«La nostra organizzazione, pur avendo grande rilievo e importanza sociale e culturale, non svolge alcuna attività rapportabile a quella del Museo Omero. Da noi, infatti, le tematiche riguardanti i non vedenti vengono affrontate in àmbito generale e non nel settore della fruizione artistica, anche se alcune sollecitazioni stanno emergendo».
Lo ha sottolineato Chris White, presidente dell’NCBI, il Consiglio Nazionale per i Ciechi dell’Irlanda, accompagnato qualche settimana fa da Adina Pulcini, presidente dell’UICI Marche (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), in visita al Museo Tattile Statale Omero di Ancona, allo scopo di aprire un costruttivo rapporto di reciproco scambio e informazione tra le rispettive istituzioni.
Dal canto loro, Aldo Grassini e Annalisa Trasatti, rispettivamente presidente e coordinatrice del Museo Omero, hanno fornito per l’occasione un’ampia panoramica delle iniziative promosse nella loro struttura, facendo riferimento anche all’attività didattica e alla produzione di strumenti tiflodidattici (disegno e rilievo, libri tattili ecc.).
Durante la visita alla collezione permanente e alle mostre temporanee in corso, White ha espresso grande entusiasmo per l’idea che sta alla base di Omero e per i tangibili risultati ottenuti, auspicando in conclusione una fattiva collaborazione per il futuro, a partire dalla prossima edizione della Biennale Arteinsieme, che vedrà la partecipazione di musei e scuole italiane e straniere. (S.B.)
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