Napoli: non atti formali, ma risposte concrete!

«Il Comune di Napoli – dichiara Daniele Romano, presidente della FISH Campania – ha formalmente aderito alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità sin dal 2011, e tuttavia ad oggi poco o niente è stato realizzato. Per questo, insieme a numerose altre organizzazioni impegnate per i diritti delle persone con disabilità, chiediamo un confronto con il sindaco De Magistris, ma se non lo otterremo, chiederemo il ritiro di quell’adesione alla Convenzione, perché le persone con disabilità e le loro famiglie non hanno bisogno di atti formali ma di risposte concrete!»

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Milioni di chicchi d’uva accessibili, alla Festa di Solopaca

Anche quest’anno il “cuore” della Festa dell’Uva di Solopaca (Benevento), ovvero il corteo storico e la sfilata di carri allegorici artisticamente addobbati con milioni di chicchi di uva bianca e nera, in programma per l’11 settembre, sarà accessibile alle persone con disabilità motoria, grazie alla positiva collaborazione tra la Pro Loco Solopaca, il blog “ItaliAccessibile” e il Circolo del Sannio Associazione L’Ancora

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È fondamentale la formazione sull’incontinenza

E in tale àmbito prenderà il via il 12 settembre a Bari la quarta edizione del Corso di Alta Formazione denominato “Scuola Nazionale per Professionisti Sanitari della Continenza e del Pavimento Pelvico”, riservato anche quest’anno a trenta professionisti (infermieri, fisioterapisti e ostetriche) e promosso dalla FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico), alternando attività teoriche e pratiche

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Gli studenti con disabilità non frequentano una scuola a parte

«Quasi 5.000 parole sulla scuola italiana – scrive Giovanni Merlo, riferendosi a un’inchiesta sull’avvio del nuovo anno scolastico, pubblicata da “la Repubblica” – senza dedicarne neanche una agli alunni con disabilità! Un’occasione persa, ma anche un campanello d’allarme perché è il segnale che le questioni affrontate ogni giorno a scuola dai bambini e dai ragazzi con disabilità non sono ancora considerate come un problema generale, ma come una questione a parte. E tuttavia gli studenti con disabilità non frequentano una scuola a parte, ma sono parte della scuola di tutti»

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Fine vita: meno accanimento e più condivisione

«L’Italia – denunciano le Fondazioni GIMBE e ANT – continua a rimanere molto indietro rispetto ad altri Paesi europei, per quanto riguarda le decisioni terapeutiche e assistenziali nel fine vita, mancando nel nostro Paese sia le leggi, sia linee guida recenti e credibili». Per questo, dunque, le stesse GIMBE e ANT mettono a disposizione degli operatori sanitari la traduzione italiana delle Linee Guida del NICE, il National Institute for Health and Care Excellence della Gran Bretagna, documento che offre un approccio sistematico e integrato alla gestione del fine vita nei soggetti adulti

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Autismo: intervenire il prima possibile, per un domani migliore

«Vogliamo sviluppare nuovi servizi di riabilitazione in àmbito sanitario, per minori con autismo, affinché sempre più bambini accedano a programmi di intervento personalizzati. Intervenire oggi, il prima possibile, per un domani migliore è una scelta che fa proprie le indicazioni scientifiche secondo cui gli interventi precoci sono maggiormente capaci di determinare miglioramenti»: a dirlo è Cesarina Del Vecchio, presidente della Fondazione Piatti, che nei giorni scorsi ha inaugurato a Varese una nuova struttura, dedicata appunto a bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico

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Ritorno in un villaggio accessibile, dove ti senti una Persona

«È bello vivere una vacanza in piena libertà – scrive Marina Tovazzi – in una struttura completamente senza barriere, dove non ti senti un numero, ma una Persona, e dove disabilità e normalità convivono senza problemi». Accade al Kikki Village di Modica (Ragusa), che nel 2013 è stata anche la prima struttura turistica della Sicilia ad avere ottenuto il Marchio V4A®, ovvero il noto simbolo internazionale di qualità dell’ospitalità accessibile, conferito dall’organizzazione Village for all

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Vado al museo

Prende il via in queste settimane “Vado al museo”, progetto della Fondazione Dopo di Noi di Bologna, che coinvolge giovani con sindrome di Down o altre disabilità intellettive, stimolandone l’acquisizione di autonomie nell’àmbito della gestione del tempo libero, attraverso percorsi di visita ad alcune strutture del Sistema Museale dell’Università felsinea. E le visite saranno solo l’inizio di un percorso che consentirà poi ai partecipanti di realizzare una guida a fumetti, a fianco di disegnatori e sceneggiatori professionisti, diventando in seguito essi stessi organizzatori di visite guidate

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