Si è dunque finalmente tenuto l’invocato incontro con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, voluto, come aveva spiegato in una nota della scorsa settimana Daniele Romano, presidente della FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), «per discutere non solo delle emergenze, pur improcrastinabili, ma aprire finalmente un confronto globale sulle politiche in àmbito di disabilità dell’attuale Amministrazione Comunale di Napoli».
Oltre al Sindaco era presente anche Roberta Gaeta, assessore alle Politiche Sociali e per le Associazioni di persone con disabilità e loro familiari, una delegazione con rappresentanti – oltreché della FISH Campania – di CGIL Disabilità, AIMA (Associazione Italiana Malattia d’Alzheimer), AISM (Associazion e Italiana Sclerosi Multipla), ENIL Italia (European Network on Independent Living), Famiglie in Rete, FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), Gruppo Mah, LDH (Lega per i Diritti dei Portatori di Handicap) e MO.V.I. (Movimento per la Vita Indipendente).
«Abbiamo chiesto al Sindaco – si legge in un comunicato della FISH Campania – garanzie in merito alla continuità dei servizi di assistenza rivolti alle persone con disabilità (domiciliare, specialistica e trasporto), già attualmente inadeguate. Inoltre si è chiesto di iniziare a fare scelte precise e concrete, investendo risorse adeguate per politiche innovative che puntino alla vita indipendente e all’autonomia delle persone con disabilità. Una richiesta, questa, che nasce proprio dalla grave situazione in cui vertono i servizi e gli interventi rivolti alle persone con disabilità, attuati tramite politiche che non puntano alla qualità, ma che vedono spesso operatori non qualificati e non motivati. E ancora, abbiamo rivendicato la libertà di scelta, riconosciuta dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con disabilità, alla quale il Comune ha formalmente aderito sin dal 2011. In tal senso abbiamo richiesto al Sindaco il ritiro di tale adesione, visto che ad oggi le politiche per le persone con disabilità del Comune di Napoli non rispettano i diritti enunciati dalla Convenzione stessa».
«Dal canto suo, il Primo Cittadino – proseguono dalla Federazione campana – ha ribadito che ad oggi il Comune non è in grado di assicurare la continuità dei servizi, ciò che è stato confermato anche dall’assessore Gaeta, a differenza di quanto promesso in un incontro dello scorso luglio. Di contro il Sindaco ha dichiarato che il prossimo Bilancio Preventivo del 2017 sarà approvato dalla Giunta a fine novembre, e in esso si impegnerà a trovare le risorse adeguate per le politiche sociali, andando anche contro i vincoli imposti dal Governo. Per questo ha chiesto alle Associazioni di lavorare insieme al prossimo Bilancio, lanciando la proposta di creare un Osservatorio Comunale sulla Disabilità».
«Si può dire – commenta Daniele Romano – che siamo soddisfatti a metà. Giudichiamo infatti positivamente l’apertura del Sindaco sulla costruzione del Bilancio del per il 2017, ma siamo molto preoccupati per la situazione attuale, visto che le persone con disabilità non avranno la garanzia di quei pochi servizi che il Comune oggi eroga, senza poi dimenticare che anche il progetto sperimentale per la Vita Indipendente, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è fermo per motivi legati al bilancio. Intendiamo dunque chiedere ai cittadini con disabilità di Napoli di denunciare l’Amministrazione per interruzione di pubblico servizio e nei prossimi giorni decideremo concretamente il da farsi, organizzando con tutta probabilità un’assemblea pubblica alla quale inviteremo al confronto tutti gli attori sociali della città».
«Ciò che vogliamo precisare con chiarezza – conclude Romano – è che non lasceremo ad altri rivendicare i nostri diritti». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: federhand.fishcampania@gmail.com.