FISH: è indispensabile un cambio di passo

«Il nuovo Programma d’Azione sulla Disabilità, presentato dal Governo, accoglie in larga misura le istanze dell’Osservatorio Nazionale cui abbiamo partecipato attivamente. E tuttavia a Firenze abbiamo voluto sottolineare come del precedente Programma, approvato nel 2013, ben poco sia stato attuato. E lo ribadiamo: è indispensabile un cambio di passo, altrimenti anche questo Programma rimarrà lettera morta»: così Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH, a conclusione dei lavori della quinta Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità
Giuliano Poletti e Franca Biondelli
Giuliano Poletti e Franca Biondelli, rispettivamente ministro e sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, hanno rappresentato il Governo alla quinta Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità di Firenze

«Il Programma d’Azione presentato alla Conferenza Nazionale accoglie in larga misura le istanze espresse dall’Osservatorio Nazionale al quale abbiamo partecipato attivamente, insieme a molte altre voci. E tuttavia a Firenze abbiamo voluto sottolineare come del precedente Programma d’Azione, approvato nel 2013, ben poco sia stato attuato. E lo ribadiamo: è indispensabile un cambio di passo, di relazioni, di governance, altrimenti anche questo Programma rimarrà lettera morta».
Lo dichiara Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a conclusione della quinta Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità, svoltasi nei giorni scorsi a Firenze, che nonostante la quasi nulla copertura dell’evento da parte degli organi d’informazione generalisti e della televisione pubblica, ha potuto contare su una partecipazione molto ampia, con circa duemila presenze da parte di persone con disabilità, operatori e amministratori.
Come da agenda dei lavori, Giuliano Poletti e Franca Biondelli, rispettivamente ministro e sottosegretario del Lavoro e delle Politiche Sociali, hanno presentato per conto del Governo il secondo Programma di Azione Biennale per la Promozione dei Diritti e l’Integrazione delle Persone con Disabilità, predisposto sulla base delle indicazioni dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità.

«L’indispensabile cambio di passo di cui si parlava – aggiunge Falabella – costituisce una sfida che comporta un rinnovato e rafforzato ruolo dell’Osservatorio, ma anche l’assunzione di responsabilità a tutti i livelli istituzionali e un forte coordinamento delle azioni e delle politiche, una certezza delle risorse e una razionalità nella loro allocazione in funzione della piena inclusione delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Sono questi gli aspetti fondamentali per un futuro realmente diverso, e insieme ad altri ugualmente strategici, li abbiamo sottolineati anche in un nostro documento pubblico, che enfatizza alcune istanze strategiche, quali il contrasto alla segregazione e la reale attuazione della Convenzione ONU, ancor più dopo le Osservazioni Conclusive rivolte all’Italia dal Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. È quindi impellente anche ristrutturare i servizi per la collettività (tutta) tenendo conto della prospettiva della disabilità e del genere, di considerare la disabilità nelle politiche sociali, per il lavoro, di contrasto alla povertà, per la mobilità, per lo sviluppo e per l’equità».
Non solo politiche specifiche, quindi, nei pensieri della FISH, ma anche politiche complessive rivolte davvero a tutti.

Il pensiero della Federazione va poi al preannunciato Piano per le Non Autosufficienze, ricordando anche che a margine della Conferenza di Firenze, il presidente del Consiglio Renzi ha anticipato un aumento del Fondo per le Non Autosufficienze.
«Riteniamo – commenta Falabella – che sia un pezzo delle politiche sociali assai rilevante e che si debba iniziare innanzitutto dall’adozione di una condivisa nozione di persone con necessità di sostegno intensivo, differenziato sulla base dell’intensità del sostegno necessario. E di qui partire per fissare Livelli Essenziali di Assistenza e quindi diritti certi ed esigibili in ogni angolo del Paese».
«E in ogni caso – conclude il Presidente della FISH – vi sono anche urgenze che non possono attendere il domani. In questi giorni e in queste ore, ad esempio, l’emergenza scuola è drammatica: per troppi bambini con disabilità la scuola non sta iniziando o sta iniziando in modo discriminatorio: raccogliamo infatti centinaia di segnalazioni di mancata assegnazione di assistenti materiali, di servizi di trasporto, di sostegno didattico. Una violazione di un diritto costituzionale che è inaccettabile e a cui va data risposta qui e adesso». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishonlus.it.

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