Dopo la positiva esperienza del laboratorio esperienziale incentrato sulle fiabe (se ne legga anche nel nostro giornale), l’APIC di Torino (Associazione Portatori Impianto Cocleare), impegnata già da tempo in progetti di sensibilizzazione e integrazione di bambini e ragazzi con disabilità uditiva nel contesto scolastico, propone per quest’anno Hey ti voglio raccontare… Laboratorio di storytelling per ragazzi sordi, iniziativa gratuita, da svolgersi in orario extrascolastico, dedicata al racconto, tramite diversi strumenti narrativi (fumetto, storia, fotoromanzo ecc…), per stimolare nei giovani sordi il piacere di leggere e appunto di raccontare (e raccontarsi), in un ambiente diverso da quello familiare e scolastico. Il tutto attraverso lavori e discussioni di gruppo, giochi interattivi e attività teatrali, nonché tramite l’utilizzo di materiali che verranno realizzati dagli stessi partecipanti insieme agli operatori.
«Il progetto – sottolinea Paolo De Luca, presidente dell’APIC – vuole rafforzare la fantasia e le capacità creative ed espressive dei giovani, a partire dalle loro potenzialità, e le loro inclinazioni personali, sottolineando l’importanza che la lettura e la capacità di raccontare storie hanno nella vita e nello sviluppo. Le storie che verranno lette e create serviranno anche per stimolare il confronto e la condivisione tra pari, andando a toccare tematiche psicologiche e sociali importanti per lo sviluppo dei giovani sordi».
Rivolto a giovani con disabilità uditiva delle scuole medie e superiori, il laboratorio si svolgerà a cadenza settimanale dall’imminente mese di ottobre al mese di aprile del prossimo anno, presso la Palazzina del Polo Cittadino della Salute del Comune di Torino (Corso San Maurizio, 4). A condurre gli incontri saranno tre psicologi con qualifica di assistente alla comunicazione e grazie alla collaborazione della Fondazione Akusia, sarà presente in quattro occasioni anche un illustratore, che creerà con i ragazzi alcuni opuscoli i quali verranno in seguito stampati, esposti e diffusi tramite canali diversi. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@apic.torino.it.