L’Italia è “a rischio medio-alto” di sclerosi multipla

Grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e spesso invalidante, la sclerosi multipla colpisce in Italia circa 110.000 persone, i due terzi delle quali donne e oltre il 50% giovani tra i 20 e i 40 anni (prima causa di invalidità tra i giovani, dopo gli incidenti stradali). Una cura risolutiva ancora non c’è, nonostante i costanti progressi della ricerca, ma per continuare a sostenere quest’ultima – e non solo – , l’1, il 2 e il 4 ottobre l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) tornerà nelle piazze italiane, con la tradizionale iniziativa della “Mela di AISM”

Locandina della "Mela di AISM 2016"Solo pochi giorni fa – come avevamo riferito ai Lettori – l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) ci aveva informato dei tanti gruppi di ricerca del nostro Paese coinvolti in tre progetti internazionali di eccellenza, premiati dall’Alleanza Internazionale sulla Sclerosi Multipla Progressiva (PMSA) (fondata e finanziata anche dalla FISM, la fondazione che opera a fianco dell’AISM stessa), che li supporterà con 4 milioni e 200.000 euro ciascuno, con l’obiettivo di progredire nella comprensione della sclerosi multipla progressiva e di arrivare a una cura per questa forma della malattia, che colpisce circa un milione di persone in tutto il mondo (25.000 solo in Italia).
Ora, sin dai prossimi giorni, l’AISM “torna in pista” con il tradizionale evento denominato La Mela di AISM, che vedrà tantissimi volontari impegnati in cinquemila piazze italiane, per continuare a raccogliere fondi utili a sostenere la ricerca scientifica e non solo. L’iniziativa, infatti, è nata non solo per garantire sostegno alla ricerca, ma per far vivere tutti i progetti dell’Associazione a supporto dei giovani con sclerosi multipla: sportelli informativi e di orientamento, convegni sul territorio che garantiscono un costante dialogo con ricercatori, esperti e altri giovani con i quali confrontare le proprie esperienze di vita, prodotti editoriali pensati per rispondere a quesiti e problemi che si presentano nella  loro quotidianità, sia sanitaria, che sociale e lavorativa, oltre a un blog dove tutti possono “raccontarsi”, riconoscersi e “sentirsi a casa”.
Ed è proprio per i giovani con sclerosi multipla, che anche quest’anno, durante La Mela di AISM, spenderà la propria immagine di testimonial il noto chef Alessandro Borghese.
Un’annotazione particolare meritano anche le date prescelte: oltre infatti al fine settimana del 1° e 2 ottobre, si proseguirà anche il 4 ottobre, in coincidenza non casuale con Il Giorno del Dono 2016, evento sul quale ci soffermeremo presto in altra parte del giornale.
Da ricordare infine che oltre alla presenza nelle piazze, sarà attivo fino al 5 ottobre il numero 45502 per gli SMS solidali, il cui ricavato andrà specificamente a sostenere un progetto di ricerca sulla sclerosi multipla pediatrica. (S.B.)

In una pagina web dedicata, all’interno del sito dell’AISM, sono presenti tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulla Mela di AISM 2016. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa AISM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.

La sclerosi multipla in Italia
Grave malattia del sistema nervoso centrale, cronica, imprevedibile e spesso invalidante, la sclerosi multipla – che si manifesta per lo più con disturbi del movimento, della vista e dell’equilibrio, seguendo un decorso diverso da persona a persona – non può ancora contare su una cura definitiva.
Secondo i dati del Barometro Italiano della Sclerosi Multipla, strumento presentato dall’AISM nella primavera di quest’anno, sono circa 110.000, in Italia, le persone colpite dalla malattia, con 3.400 nuove diagnosi l’anno (una ogni 3 ore). I due terzi risultano essere donne, il 5% sono in età pediatrica e oltre il 50% giovani tra i 20 e i 40 anni.
Il nostro Paese, dunque, si può definire “a rischio medio-alto” di sclerosi multipla (prima causa di invalidità tra i giovani, dopo gli incidenti stradali), con pesanti costi per il Servizio Sanitario Nazionale e un costo sociale stimato in quasi 5 miliardi di euro all’anno.

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