Il sostegno e i conti che non tornano
«Preferisco non lavorare – scrive Gennaro Iorio, docente cieco di Filosofia e Storia – piuttosto che impedire ad uno o più studenti con disabilità di avere un docente di sostegno capace di valorizzarli. Qualche collega cieco, forse, avanzerà dei dubbi e sosterrà che un cieco può fare l’insegnante di sostegno. Un cieco può forse farlo in alcuni casi, ma a noi precari viene mandata una comunicazione in cui nulla ci viene detto sui casi da seguire. Amo il mio lavoro e la mia filosofia e continuerò a vivere il paradosso di volere insegnare e nello stesso tempo essere disabile»