I caregiver familiari e la rete dei rapporti

«Solo una rete di rapporti tra tutti i protagonisti di una situazione di malattia invalidante, disabilità o perdita di autosufficienza, può ottimizzare l’azione di ciascuno»: è questa la convinzione dell’Associazione GILO CARE - nata appunto per supportare le persone non autosufficienti e/o affette da malattie gravemente invalidanti e i loro caregiver familiari (“assistenti familiari di cura”) - che propone per il 15 ottobre a Torino un incontro conoscitivo e propositivo, durante il quale si rivolgerà sia agli operatori che alle persone direttamente coinvolte in tali problematiche

Elaborazione grafica che rappresenta una rete di rapporti«Abbiamo la convinzione – spiegano i responsabili dell’Associazione di Volontariato GILO CARE – che solo una rete di rapporti tra tutti i protagonisti di una situazione di malattia invalidante, disabilità o perdita di autosufficienza, possa ottimizzare l’azione di ciascuno. E al centro di questa rete ci sta, per forza di cose, il caregiver familiare, fulcro e intermediario tra la persona colpita e gli operatori: dalla diagnosi, alla terapia, alla riabilitazione, alla gestione del paziente. Ecco perché supportare il caregiver può migliorare il risultato dell’attività del medico: indirettamente, ma in modo correlato. Un caregiver equilibrato e motivato è il primo collaboratore degli operatori sanitari, in ogni fase di trattamento della malattia o della disabilità».

Nata dunque con il dichiarato obiettivo di sostenere le persone non autosufficienti (anche anziane) e/o affette da malattie gravemente invalidanti e i loro caregiver familiari (“assistenti familiari di cura”, non professionali), nonché i familiari stessi, GILO CARE proporrà per sabato 15 ottobre a Torino un incontro conoscitivo e propositivo (Corso Unione Sovietica, 220 – Via San Marino, 10), rivolto in una prima fase (ore 9.45-10.45) agli operatori sanitari e/o sociali e istituzionali, nella seconda, invece (ore 11.15-12.15), ai caregiver familiari, alle persone malate, ai familiari e a tutti coloro che siano in genere interessati a tali problematiche, «tanto drammatiche, quanto spesso “invisibili” o non riconosciute», come viene sottolineato dalla stessa GILO CARE. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: gilocare@hotmail.com.

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