I miei occhi… hanno quattro zampe

«L’accoppiata cieco e cane guida è qualcosa che fa parte della nostra cultura praticamente da sempre. Eppure, ancora oggi, chi è cieco e sceglie per la propria autonomia il prezioso aiuto di un amico a quattro zampe, si trova troppo spesso ad affrontare incresciosi e dolorosi episodi di discriminazione»: nasce da questa riflessione la bella iniziativa denominata “I miei occhi... hanno quattro zampe”, cui parteciperanno numerosi ciechi con cane guida provenienti da tutta Italia, che arriveranno a Treviso il 16 ottobre, in occasione della Giornata Nazionale del Cane Guida per Ciechi
Realizzazione grafica elaborata per l'iniziativa di Treviso del 16 ottobre 2016
La realizzazione grafica elaborata per l’iniziativa di Treviso

«L’accoppiata cieco e cane guida è qualcosa che fa parte della nostra cultura praticamente da sempre. Eppure, ancora oggi, chi è cieco e sceglie per la propria autonomia il prezioso aiuto di un amico a quattro zampe, si trova troppo spesso ad affrontare incresciosi e dolorosi episodi di discriminazione: gli viene infatti reso difficile l’accesso a esercizi commerciali e mezzi di trasporto, nonostante leggi ormai annose ne garantiscano l’ingresso in qualunque luogo aperto al pubblico [Leggi 37/74, 376/88 e 60/06, N.d.R.]. Per questo, dunque, e per sensibilizzare tutta la popolazione sul ruolo e sull’importanza del cane guida, abbiamo voluto organizzare questo evento».
Viene presentata così – dall’UICI di Treviso (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), dall’Associazione Blindsight Project e dalla Community Informale Orbolandia – la bella iniziativa denominata I miei occhi… hanno 4 zampe, promossa per domenica 16 ottobre a Treviso, in occasione della Giornata Nazionale del Cane Guida per Ciechi, di cui abbiamo già ampiamente riferito in altra parte del giornale.
Oltre dunque a uno stand informativo, presente nella città veneta in Piazza Indipendenza (ore 10-17), è previsto l’arrivo di numerosi ciechi con cane guida provenienti da tutta Italia, che si ritroveranno appunto per incontrare la cittadinanza, informare e spiegare. «Perché dire di no a un cane guida – sottolineano gli organizzatori – significa dire di no alla persona che lo ha scelto come suo compagno di vita e di autonomia». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@blindsight.eu (Massimiliano Bellini).

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