«Positività e professionalità: sono questi i princìpi che guidano la nostra azione. Per questo con Turismi accessibili non vogliamo evidenziare le mancanze, ma mostrare a manager pubblici e privati come l’accessibilità e la comunicazione professionale possano migliorare un territorio e la sua offerta turistico-culturale, con notevoli progressi sulla vivibilità delle persone che lo visitano e lo abitano, oltre che con importanti profitti per il mondo delle imprese».
Lo ha dichiarato Simona Petaccia, presidente dell’Associazione abruzzese Diritti Diretti, presentando a Chieti la seconda edizione di Turismi accessibili: giornalisti, comunicatori e pubblicitari superano le barriere, premio nazionale che viene conferito ad articoli, servizi radio-televisivi, spot pubblicitari, video e campagne di comunicazione realizzati dalle categorie indicate nel sottotitolo dell’iniziativa (giornalisti, comunicatori e pubblicitari, appunto), per raccontare chi sia riuscito a produrre sviluppo socio-economico, unendo i concetti di attrattività, innovazione, estetica e/o sostenibilità alla cultura dell’accessibilità.
«Non è un caso – ha sottolineato ancora Petaccia – che nel titolo di questa nostra iniziativa abbiamo scelto di parlare di Turismi e non di Turismo. Con il plurale, infatti, intendiamo sottolineare che oggi non si vende più un prodotto turistico, ma un’esperienza. Pertanto, è antiquato considerare a sé stante ogni problematica o eccellenza nelle varie tipologie di turismo: balneare, montano, eno-gastronomico, accessibile, termale, culturale, scolastico, religioso, congressuale e così via. Ogni turista, infatti, vive quasi tutte queste esperienze in ognuna delle sue vacanze».
Attiva ormai dal 2008 nel progettare, insegnare e comunicare il turismo accessibile, Diritti Diretti ha esibito per l’occasione gli ottimi risultati della prima edizione di Turismi accessibili che, pur essendo all’esordio, ha fatto registrare ben 238 partecipanti e 721 votanti, mostrando ad imprenditori del turismo, cittadini, turisti, organi d’informazione media e amministratori pubblici, come la progettazione inclusiva non sia un’operazione costosa e come possa aumentare il numero di visitatori, favorendo lo sviluppo economico, turistico, culturale e sociale.
«Crediamo quindi – ha concluso la Presidente di Diritti Diretti – che soltanto grazie a professionisti della comunicazione che sappiano stuzzicare un’ospitalità per tutti i turisti si possa fare il tanto invocato “salto di qualità”. La comunicazione del turismo accessibile non può più essere improvvisata da chi ha tanta solidarietà e poca competenza, perché il risultato sarebbe quello attuale: l’equivalenza tra turismo accessibile e risposta socio-sanitaria per persone con disabilità».
Concorso a partecipazione gratuita (aperta tramite un apposito modulo online fino al 5 aprile del prossimo anno), Turismi accessibili – che si avvale tra l’altro del patrocinio della Presidenza del Consiglio – conferirà un Premio del pubblico di 1.000 euro all’opera più votata e una targa quale Premio degli Esperti. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@dirittidiretti.it.