Come avevamo segnalato nello scorso mese di settembre, era stato annunciato, durante la Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità di Firenze, l’impegno dell’ANCI Friuli Venezia Giulia ad aderire al Progetto Registro Pubblico CUDE (Banca Dati Nazionale) – ove CUDE sta per Contrassegno Unificato Disabili Europeo – iniziativa di cui ci eravamo già occupati a suo tempo (in occasione dell’adesione dell’ANCI Sardegna), progettata e sviluppata dalla Società Faticoni, con l’obiettivo di individuare uno strumento che, nel rispetto dell’autonomia di gestione di ciascun Ente, facilitasse i controlli dei contrassegni sia su strada, che nei parcheggi e nelle ZTL (Zone a Traffico Limitato), allo scopo da una parte di prevenire il fenomeno della contraffazione, dall’altra di garantire il rispetto del pieno diritto alla mobilità da parte delle persone con disabilità.
Quell’impegno verrà ora formalizzato con la firma di un Protocollo d’Intesa tra la Consulta delle Associazioni di Persone con Disabilità e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia, l’ANCI Friuli Venezia Giulia e Federsanità di quest’ultima organizzazione, ciò che accadrà giovedì 20 ottobre a Trieste (Sala Giunta del Municipio, Piazza Unità d’Italia, ore 11), nel corso di un incontro cui interverranno Roberto Di Piazza, sindaco di Trieste, Vincenzo Zoccano, presidente della Consulta delle Associazioni, Mario Pezzetta, presidente dell’ANCI Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Napoli, presidente di Federsanità ANCI Friuli Venezia Giulia, Roberto Romeo, presidente nazionale dell’ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti), Pierpaolo Roberti, vicesindaco di Trieste, con deleghe alla Polizia Locale, alla Sicurezza, alla Protezione Civile, ai Grandi Eventi e alla Famiglia, Carlo Grilli, assessore del Comune di Trieste alle Politiche Sociali e Roberto Faticoni, amministratore delegato dell’omonima Società.
«Tutto ciò – viene sottolineato dalla Consulta delle Associazioni – consentirà ai Comuni del Friuli Venezia Giulia di gestire al meglio i rilasci, gli aggiornamenti, le cessazioni, il controllo incrociato fra l’anagrafe dei decessi e l’elenco dei titolari dei Contrassegni Europei. A loro volta, gli agenti di Polizia Locale potranno controllare in tempo reale i contrassegni di qualsiasi Comune aderente, verificando il numero del contrassegno, il Comune di emissione e la scadenza. La condivisione dei dati non sensibili dei CUDE attraverso la banca dati permetterà così di rafforzare le attività di collaborazione tra le Amministrazioni e i Comandi di Polizia Locale di tutti i Comuni d’Italia, consentendo altresì, a tutti i titolari del Contrassegno Europeo, di spostarsi da un Comune all’altro, superando così l’ostacolo delle differenti e a volte farraginose regole di accesso alle Zone a Traffico Limitato». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@consultadisabili.fvg.it (Roberta Vlahov).
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