«Siamo un piccolo gruppo di genitori con bambini e ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico, residenti nel Bellunese, che dopo esserci interrogati sul futuro dei nostri figli, abbiamo via via individuato le strutture presenti nel nostro territorio, nel Veneto e in altre Regioni, alle quali rivolgerci per sostenere e promuovere i servizi educativi e abilitativi specifici per questo tipo di disabilità. La persona con autismo, infatti, ha bisogno di sperimentare situazioni di successo e integrazione, dal mondo della scuola a quello degli altri contesti sociali con i quali entrerà in contatto; obiettivo finale è il raggiungimento di un’autonomia tale da permettere una vita serena, il più possibile “normale” e indipendente dalle famiglie. E tuttavia l’inclusione sociale, l’autonomie la dignità di vita per le persone con autismo sono certamente valori che sosteniamo con forza, ma che richiedono un intervento permanente e mirato sulla persona nel rispetto della sua unicità. Occorre dunque preparare oggi il futuro dei nostri ragazzi, consapevoli che potremo accompagnarli, soltanto in parte, nel loro difficile cammino come individui nella nostra società».
Così i genitori dell’Associazione di Promozione Sociale Gruppo Autismo Belluno, giovane ma già molto attiva realtà, l’unica nella propria Provincia ad occuparsi di disturbi dello spettro autistico, presentano il convegno intitolato Guardami negli occhi. Autismo e integrazione sociale. Dalla scuola ad altre realtà, promosso per sabato 22 ottobre nella città veneta (Centro Congressi Belluno, Teatro Giovanni XXIII, Ex Centro Giovanni XXIII, Piazza Piloni, ore 15).
Moderati dallo psichiatra Tiberio Monari, interverranno all’incontro il dirigente scolastico Ezio Busetto (Integrazione e continuità scuola-lavoro: presentazione del Progetto “Uno sguardo oltre la scuola”), lo psichiatra e psicoterapeuta Lucio Moderato della Fondazione Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone (Milano) (Progettare la scuola e i servizi per le persone con autismo), un rappresentante di Dolomitibus (Un amico speciale: Servizio Dolomitibus. Autonomia e mobilità delle persone con autismo nel territorio bellunese: un esempio virtuoso) e Paolo Orsi, psichiatra dello staff di Cascina Rossago, la “fattoria sociale” creata e gestita in collaborazione con il Laboratorio Autismo dell’Università di Pavia e specificamente studiata per ospitare persone adulte con autismo, prezioso e imprescindibile punto di riferimento per chiunque intenda affrontare nel nostro Paese questo tipo di problemi (Cascina Rossago: luogo di vita per adulti con autismo). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@gruppoautismobelluno.org.