La scomposizione e ricomposizione di Pablo Picasso

Sarà dedicato soprattutto all’approfondimento dell’arte di Pablo Picasso, e al suo metodo di lavoro basato sulla scomposizione e ricomposizione del soggetto, rappresentato in forme geometriche, il nuovo appuntamento promosso nell’àmbito di “Doppio senso: percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim”, progetto tramite il quale il noto museo veneziano sta creando un percorso di accessibilità e realizzando un processo di sensibilizzazione alla conoscenza attraverso il tatto, conducendo il pubblico con e senza disabilità visive alla scoperta di una serie di capolavori
Pablo Picasso, "Sulla spiaggia", Venezia, Collezione Peggy Guggenheim
Pablo Picasso, “Sulla spiaggia”, Venezia, Collezione Peggy Guggenheim

Nuovo appuntamento, a Venezia, per la seconda edizione di Doppio Senso: percorsi Tattili alla Collezione Peggy Guggenheim, innovativo progetto seguito sin dagli inizi anche dal nostro giornale, con il quale nell’autunno dello scorso anno il noto museo di Palazzo Venier dei Leoni aveva aperto il proprio patrimonio artistico anche al pubblico con disabilità visive, iniziando un processo di sensibilizzazione (rivolto anche ai vedenti), alla conoscenza dell’arte attraverso il tatto.
L’iniziativa, lo ricordiamo, si avvale della collaborazione dell’Istituto dei Ciechi di Milano e dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), oltreché del patrocinio dell’ICOM Italia (il Consiglio Internazionale dei Musei). «Un percorso – com’era stato spiegato – che dal figurativo all’astrazione, porta alla conoscenza e a una lettura tattile delle avanguardie storiche amate e collezionate dalla volitiva mecenate americana Peggy Guggenheim».

Nel prossimo fine settimana, dunque, sabato 22 e domenica 23 ottobre, saranno ancora Pablo Picasso e Jacques Lipchitz i protagonisti dell’incontro. Del primo, infatti, verranno analizzati due veri e propri capisaldi della collezione permanente della Guggenheim, ovvero Sulla spiaggia e Busto di uomo in maglia a righe, entrambi riprodotti in termoform e resina, con matrice realizzata a mano presso il centro del Materiale Didattico dell’Istituto dei Ciechi di Milano.
Insieme alle due tele picassiane, verrà poi presa in analisi la scultura di Lipchitz Pierrot seduto, che verrà invece esplorata in originale, in seguito alla valutazione sullo stato di conservazione dell’opera e della sua leggibilità al tatto.

«Questo incontro – sottolineano dalla Collezione Guggenheim – sarà dedicato soprattutto all’approfondimento dell’arte di Picasso, e al suo metodo di lavoro basato sulla scomposizione e ricomposizione del soggetto rappresentato in forme geometriche. I corpi delle bagnanti, dell’uomo in maglia a righe e anche quello del Pierrot rappresentano infatti una combinazione di forme geometriche, appuntite e arrotondate, di piani e di volumi. Per dirla con le parole del genio spagnolo: “Ora io non dipingo quello che vedo. L’ho visto e l’ho sentito in maniera differente in altre epoche della mia vita, ma non ho mai dipinto quello che ho visto e sentito. La maniera di dipingere di un pittore è come la sua scrittura per i grafologi. È l’uomo tutto intero che vi è dentro”. Durante la visita, verranno proposte più sequenze di lettura delle opere, a partire proprio dall’arte africana, per introdurre l’avvento del Cubismo e favorire la ricreazione dell’immagine mentale, attraverso anche una pluralità di rimandi tematici».

Da ricordare che come sempre, al termine dell’esplorazione tattile condotta da Valeria Bottalico – ricercatrice e formatrice in àmbito di accessibilità museale e componente di ICOM Italia – vi sarà un laboratorio con il noto scultore non vedente Felice Tagliaferri, che aiuterà a consolidare l’immagine mentale formata dell’opera d’arte fruita.
Detto poi che come nella prima edizione la giornata del sabato sarà dedicata agli adulti e quella di domenica ai bambini dai 6 ai 12 anni e che questi incontri sono gratuiti (fino a esaurimento posti), non resta che ricordare il calendario dei prossimi appuntamenti, previsti per il 26-27 novembre e 17-18 dicembre. (S.B.)

Per informazioni e prenotazioni: doppiosenso@guggenheim-venice.it.

Share the Post: