Verrà presentata martedì 29 novembre, presso l’Aula Magna del Polo Didattico Bertelli dell’Università di Macerata (Contrada Vallebona, 1, ore 14.30-18), un’interessante ricerca che ha avuto come oggetto una raccolta di dati, su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilità e all’individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro.
L’indagine, che ha coinvolto anche una parte delle Università d’Italia, si inserisce nell’àmbito della Borsa di Dottorato Eureka della Regione Marche e si intitola esattamente LÈD: il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting [“reclutamento”] online di persone con disabilità. Il tutto grazie a una collaborazione tra la Regione Marche, l’Università di Macerata e Jobmetoo, la nota agenzia per il lavoro delle persone con disabilità, ideata a e fondata da Daniele Regolo.
La raccolta dati, va anche sottolineato, rappresenta una fase indispensabile dell’intero progetto e quanto finora raccolto servirà a sperimentare attività di orientamento e accompagnamento al mondo del lavoro, oltreché a migliorare la stessa piattaforma Jobmetoo, con l’obiettivo di aumentare l’occupabilità delle persone con disabilità.
All’incontro di Macerata, moderato da Paola Nicolini, delegata del Rettore per la Disabilità, interverranno tra gli altri Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Patrizia Clementoni (Clementoni), Mara Lapi (Accenture) e Roberto Scendoni dell’Ateneo ospitante, insieme alla dottoranda Cristina Formiconi, che ha seguito la ricerca.
Saranno inoltre presenti il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato e la dirigente della Regione Marche Graziella Gattafoni.
Grande soddisfazione – condivisa anche dal presidente della FISH Falabella – viene espressa da Daniele Regolo, che dichiara: «Crediamo fortemente che il valore di Jobmetoo sia dato anche dalla sua dimensione scientifica: solo la ricerca costante, infatti, anche in un’azienda, può portare crescita umana ed economica insieme, senza che una debba escludere l’altra».
Anche Paola Nicolini, supervisore scientifico di LED, esprime il proprio apprezzamento per il lavoro realizzato e per la collaborazione di tutte le Università che hanno risposto all’appello a partecipare all’indagine: «Un apporto fondamentale, il loro, che prevede anche la partecipazione alla discussione sui dati raccolti e la disponibilità a sperimentare la nuova piattaforma di recruiting. Non è facile parlare di lavoro in questo momento storico ed è ancora più difficile quando, a cercare un lavoro, è una persona con disabilità. La scarsezza dei posti di lavoro, da un lato, e la sovrabbondanza di persone in cerca di occupazione, dall’altro, ha come effetto una sorta di rassegnazione ad accettare qualsiasi proposta, purchessia, facendo perdere di vista il ruolo del lavoro come opportunità per la persona di realizzare se stessa, piuttosto che il contrario. Siamo perciò impegnati a costruire una cultura che, partendo dai diritti delle persone con disabilità, metta in dialogo legittime aspettative e sistema produttivo». (S.B.)