Il valore sociale di quei progetti personalizzati

Un primo studio sul cosiddetto “modello Sardegna” – riguardante i progetti personalizzati di sostegno alle persone con disabilità grave e alle loro famiglie – è stato realizzato con l’obiettivo di mapparne e rendicontarne il valore sociale in un determinato arco temporale, per misurarne le ricadute non solo in termini economici, ma in riferimento anche all’impatto determinato sulle persone, le organizzazioni e le comunità locali coinvolte. Tale studio sarà al centro di un seminario nazionale in programma per il 5 novembre a Cagliari

Donna in carrozzina fotografata di spalle con le braccia spalancateL’applicazione della Legge 162/98, ovvero dei progettti personalizzati di sostegno alle persone con disabilità grave e alle loro famiglie, risale ormai ad almeno una quindicina di anni fa in Sardegna, ove oggi sono attivi circa 34.000 Piani, tutti personalizzati e realizzati in sinergia tra i destinatari e le loro Amministrazioni Comunali. Si tratta del cosiddetto “modello Sardegna”, del quale il nostro giornale ha già avuto più volte occasione di occuparsi, guardato con attenzione da molte altre Regioni del nostro Paese.
«Su tale percorso – come spiegano dall’ABC Sardegna (Associazione Bambini Cerebrolesi) – è stato ora realizzato un primo studio, grazie al contributo della Fondazione di Sardegna, con l’obiettivo di mappare e rendicontare il valore sociale di esso in un determinato arco temporale, al fine di misurare l’impatto di quanto è stato realizzato».
A tal proposito, quindi, è stata costruita un piattaforma statistica con i vari dati e i relativi grafici, nonché la mappatura degli stessi su tutto il territorio sardo. «Un altro strumento utilizzato – spiegano ancora dall’ABC Sardegna – è lo SROI (Social Return on Investment), un approccio e un metodo che permette di valutare il ritorno sociale di un investimento, ossia di misurare e rendicontare il cambiamento prodotto dalle azioni realizzate, non solo in termini economici, ma in riferimento all’impatto determinato sulle persone, le organizzazioni e le comunità locali coinvolte».

Lo studio di cui si è detto sarà al centro, il 5 novembre a Cagliari (Hotel Regina Margherita, ore 16), del seminario nazionale intitolato Disabilità. Buone prassi sui progetti personalizzati. Una prima analisi quantitativa e qualittativa sull’applicazione della L. 162/98 in Sardegna al fine di misurarne l’impatto sociale, promosso dall’ABC Sardegna.
Vi interverranno Francesco Mola, prorettore dell’Università di Cagliari; Matteo Orlandini del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna; Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap); Carlo Giacobini, direttore editoriale del nostro giornale «Superando.it» e responsabile del Servizio handyLex.org; Daniela Bucci, responsabile della testata «Condicio.it»; Luca Frigau del Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali dell’Università di Cagliari.
I lavori saranno coordinati e moderati da Marco Espa, presidente nazionale dell’ABC e componente della Giunta Esecutiva FISH e da Francesca Palmas del Centro Studi ABC. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: abc@abcsardegna.org.

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