«Questa edizione del nostro calendario parla di autonomia, ma anche di integrazione. Non è un caso che, insieme a persone con sindrome di Down e a personaggi famosi, vi siano anche amici e compagni di scuola. Contestualizzato, poi, nell’universo delle persone con sindrome di Down, il selfie assume un importante significato, diventando metafora di autonomia, àmbito nel quale abbiamo avviato numerosi progetti, per lo più convenzionati con il Comune di Roma, tra i quali Il Club dei Ragazzi l’Agenzia del Tempo Libero e l’Agenzia più».
A dichiararlo, in fase di presentazione, è stato Paolo Benedetti, coordinatore del progetto che ha portato alla realizzazione del Calendario 2017 dell’AIPD di Roma (Associazione Italiana Persone Down), intitolato SelfiAMOci, perché basato appunto su una serie di autoscatti di persone con sindrome di Down, insieme a personaggi noti e meno noti, tra i quali Lino Banfi, Pupo, Ninetto Davoli, Andrea Perroni, Fabio Campoli, Rosanna Lambertucci, Roberta Albanese, nonché il comico Lallo Circosta, noto tra l’altro per le imitazioni del calciatore Cassano, che ha partecipato anch’egli alla conferenza stampa di presentazione. «Non conoscevo questa realtà – ha detto – e quello che ho scoperto mi ha emozionato. Questi ragazzi straordinari non hanno bisogno altro che di integrazione».
Oltre ad alcuni sponsor e all’azienda romana per la mobilità ATAC, che ha messo a disposizione un proprio mezzo per realizzare alcune foto del calendario, era presente anche Massimo Valeriani, consigliere della Regione Lazio, che rivolgendosi ai rappresentanti dell’AIPD, ha dichiarato: «Mi vanto di essere vostro amico e voglio sottolineare che il nostro impegno istituzionale sarà quello di spianare sempre di più la strada ad un’associazione “top” come la vostra, che ha bisogno di un cerchio di amicizia sempre più ampio».
Una vicinanza accolta con soddisfazione dal presidente dell’AIPD romana Catello Vitiello, che non ha però voluto nascondere nemmeno le difficoltà economiche nel sostenere i progetti e i servizi sempre più impegnativi di un’Associazione che conta ad oggi circa quattrocento soci. «Certamente – ha ricordato – il calendario è per noi un’importante opportunità di autofinanziamento, ma economicamente non basta. Abbiamo infatti continuamente bisogno dell’aiuto di amici e del sostegno delle Istituzioni». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Alessia Maestà (Ufficio Stampa e Comunicazione dell’AIPD di Roma), alessia.maesta@gmail.com.
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