Il progetto Città di Lucca… diventare accessibile – nell’àmbito del quale, tra l’altro, è stato prodotto il sito Lucca Accessibile, come avevamo segnalato a suo tempo – è stato selezionato come buona prassi (“best practice”) da parte di Habitat III, la Conferenza delle Nazioni Unite su abitazioni e sviluppo urbano sostenibile, tenutasi recentemente a Quito, capitale dell’Ecuador.
Si tratta di un riconoscimento internazionale che premia l’impegno della Fondazione Banca del Monte di Lucca e della Program Officer Elizabeth Franchini, che da anni segue il progetto mirato a migliorare l’accessibilità per tutti di un centro storico unico come quello di Lucca, attraverso un nuovo tipo di comunicazione, di innovazione tecnologica e di condivisione delle esperienze.
Ciò si inserisce per altro all’interno di un percorso che vede Lucca far parte della LHAC, la Lega Europea delle Città Storiche Accessibili, insieme a Sozopol (Bulgaria), Mulhouse (Francia), Avila (Spagna), Viborg (Danimarca) e Torino.
Tra le vari realizzazioni, da segnalare la creazione di percorsi e itinerari accessibili, con l’intento di rendere fruibile l’intera cinta muraria; lo Smart Cane, bastone per non vedenti che rileva il percorso grazie a cavi interrati, attuato in collaborazione con l’Università di Pisa, l’UICI di Lucca (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e l’Azienda Veret; e anche il sostegno al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Elettronica, Informatica e Telecomunicazioni dell’Università di Pisa, per l’Electronic GoalKeeper, emulatore di portiere da calcetto, controllabile da remoto mediante un’interfaccia adatta a persone con disabilità motoria, del quale anche il nostro giornale aveva avuto occasione di occuparsi. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: anna.benedetto.lucca@gmail.com.