Scuola inclusiva: le buone prassi e gli attori

«Un incontro pubblico voluto per informare, soprattutto i genitori, su come dovrebbe essere (e come si può fare per concretizzarla) l’inclusione scolastica, ovvero quel processo che coinvolge più attori contemporaneamente e che grazie alle buone prassi, si attua per permettere agli alunni con disabilità di accedere realmente all’istruzione e allo studio, anticamera, poi, del mondo del lavoro»: viene presentato così il convegno intitolato “La scuola inclusiva, buone prassi e loro attori”, organizzato per il 26 novembre a Verona dall’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti

Ragazzi disabili a scuola«Un incontro pubblico voluto per informare, soprattutto i genitori, su come dovrebbe essere (e come si può fare per concretizzarla) l’inclusione scolastica, ovvero quel processo che coinvolge più attori contemporaneamente e che grazie alle buone prassi, si attua per permettere agli alunni con disabilità di accedere realmente all’istruzione e allo studio, anticamera, poi, del mondo del lavoro».
Viene presentato così il convegno intitolato La scuola inclusiva, buone prassi e loro attori, organizzato per sabato 26 novembre a Verona (Sala Civica Tommasoli, Via Perini, 7, ore 9.30-12.30) dall’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti.

«In attesa della pubblicazione della Legge Delega per la riforma del sostegno – spiega Alessandra Corradi, presidente dei Genitori Tosti -, attesa in cui, da mesi, tutti, dal mondo della scuola a quello dell’associazionismo, si stanno cimentando in proposte, proteste, analisi e previsioni [se ne legga approfonditamente proprio in questi giorni anche nel nostro giornale, N.d.R.], vogliamo porre l’accento, finalmente, dal punto di vista dei genitori, figure che, in questo processo formativo, sono i principali attori, ma che purtroppo vengono spesso ignorati, non considerati o peggio».
«Osservando il programma – prosegue Corradi – ai più attenti non sarà sfuggito che in questo convegno si parla di tutti, ma non dei docenti di sostegno, perché appunto non è un incontro sulla didattica speciale, ma sull’inclusione e in questa sede non sarà interessante elencare i nudi dati, l’elenco normativo oppure tratteggiare l’archetipo del docente di sostegno in un “sistema ideale”, bensì sarà utile ragionare sulle buone pratiche da attivare, sulle possibilità che il nostro sistema offre oggi, tenendo conto dell’enorme potenziale insito nella creatività umana».
Parole, quelle di Corradi, sostanziate dal fatto che a Verona si affronterà il tema dando spazio anche a due figure previste a scuola dalla Legge 104/92, ma non dipendenti dal Ministero dell’Istruzione – vale a dire gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione e gli operatori socio sanitari, «che sono basilari per la realizzazione del processo inclusivo – come sottolinea la Presidente dei Genitori Tosti -, ma che spesso vengono confuse tra loro, mentre hanno formazioni e ruoli ben differenti».

Ad aprire i lavori sarà Flavio Fogarolo del Gruppo Scuola di FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), oltreché vicepresidente dell’Associazione Lettura Agevolata (La scuola inclusiva: cos’è, com’è). Seguirà l’intervento sulle Buone prassi di Giovanni Barin, architetto, rappresentante per la Lombardia dell’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti, e quindi lo spazio riservato agli Attori, con la citata Alessandra Corradi (I genitori – Le associazioni), Matteo Pasetto, assistente sociale, componente dell’équipe di coordinamento della Cooperativa Socioculturale e Maddalena Mossini, dipendente della medesima Cooperativa e membro dei Genitori Tosti (Assistenti all’autonomia e comunicazione), Flavio Magarini, presidente di Cittadinanzattiva Veneto (Operatori socio sanitari). (S.B.)

La partecipazione al convegno è gratuita, ma l’iscrizione è obbligatoria (accedere a questo link. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: genitori tosti@yahoo.it.

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