«L’importante iniziativa del Torino Film Festival e del programma Torino + Cultura Accessibile è un atto di civiltà, che rende fruibili i film, e i prodotti audiovisivi in genere alle persone che soffrono cronicamente o temporaneamente di problemi uditivi, visivi, cognitivi e di alfabetizzazione. Non solo, ma allarga anche il pubblico, aumentando la fruizione della cultura, e in particolare del cinema, del quale tutti noi sosteniamo e valorizziamo, oltre agli aspetti artistici, anche quelli educativi, di crescita e formazione. La resa accessibile attraverso la sottotitolazione e l’audiodescrizione, che affianca l’ampio programma di iniziative per promuovere l’accessibilità sviluppate dal Museo Nazionale del Cinema, comporta un impegno culturale da parte della filiera della produzione e distribuzione, che mi auguro si vada consolidando. In tal senso, il corso formativo per sottotitolatori e audiodescrittori, promosso tra gli altri dalla Film Commission Torino Piemonte, è un inizio promettente, che getta le basi per lo sviluppo di una nuova e necessaria figura professionale nel mondo del cinema».
A dirlo è il regista Gabriele Salvatores, Guest Director del 34° Torino Film Festival, che si sta svolgendo nel capoluogo piemontese, e il suo riferimento conclusivo riguarda la seconda edizione del corso rivolto a studenti laureati – da noi ampiamente presentato nei giorni scorsi – vertente appunto sulle modalità della sottotitolazione e dell’audiodescrizione e denominato semplicemente Accessibilità ai prodotti audiovisivi, promosso dalla Fondazione Carlo Molo e dal programma Torino + Cultura Accessibile insieme a Film Commission Torino Piemonte, al Museo Nazionale del Cinema, al servizio Sub Ti Access e all’Università di Torino.
La parte iniziale della dichiarazione di Salvatores riguarda invece l’altra importante iniziativa promossa in questi giorni nell’àmbito del Torino Film Festival, sempre dalla Fondazione Carlo Molo e dal programma Torino + Cultura Accessibile, insieme a Sub Ti Access e al Museo Nazionale del Cinema, vale a dire la proiezione accessibile di Nirvana (1997), film dello stesso Salvatores, programmata per sabato 26 novembre (Sala 3 del Cinema Massimo, ore 14.30), all’interno della seconda parte della retrospettiva Cose che verranno. La Terra vista dal cinema.
«Anche questo appuntamento – sottolineano da Torino + Cultura Accessibile – conferma l’impegno del Torino Film Festival nei confronti dell’accessibilità sensoriale ai prodotti audiovisivi, così come viene evidenziato nella nuova Legge sul cinema, recentemente approvata. La proiezione accessibile del 26 novembre, inoltre, coinciderà anche con la possibilità di scoprire e sensibilizzare ulteriormente il pubblico sulle pratiche della resa accessibile». (S.B.)
Per la visione accessibile del film Nirvana , in programma per il 26 novembre al Torino Film Festival, è necessario prenotarsi entro oggi, 24 novembre, inviando un messaggio a Daniela Trunfio (daniela.trunfio@fastwebnet.it) o a Valentina Borsella (progetti@fondazionecarlomolo.it). Ai medesimi recapiti si possono chiedere ulteriori informazioni o approfondimenti.