Come ha recentemente scritto su queste pagine Giampiero Griffo, «l’approvazione da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite dei diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals), avvenuta il 25 settembre dello scorso anno, all’interno del documento Transforming our World: the 2030 Agenda for Sustainable Development, ha posto in evidenza la necessità di fare un salto di qualità nella definizione delle politiche di sviluppo in tutti i Paesi delle Nazioni Unite. Se infatti le strategie in passato si limitavano a fissare obiettivi senza specifiche relazioni tra di loro (eradicare la povertà; intervenire sui disastri umani e naturali; combattere i cambiamenti climatici; realizzare politiche di sviluppo), oggi invece è cresciuta la consapevolezza che tutti questi elementi critici hanno uno stretto legame tra loro: i disastri colpiscono lo sviluppo e aggravano le condizioni di povertà; lo sviluppo economico deve includere tutti i cittadini, senza lasciare nessuno indietro e prevenire i disastri e ridurre le emissioni di anidride carbonica e così via. Quel documento impegna inoltre i Governi a includere nelle decisioni sia di politica interna sia di intervento nella cooperazione internazionale gli elementi contenuti negli Obiettivi. Conoscerlo bene, quindi, può aiutare il movimento per i diritti delle persone con disabilità nella sua azione di tutela dei diritti umani, intrecciandolo strettamente alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Come avevamo infatti annotato a suo tempo, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile includono i diritti di tutti i cittadini e in ben sette punti citano esplicitamente le persone con disabilità».
Non è dunque certamente un caso che quest’anno le Nazioni Unite abbiano messo al centro della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre proprio il tema Realizziamo i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. E tra i principali eventi promossi nel nostro Paese il 3 dicembre – di molti altri stiamo riferendo e riferiremo in parti diverse del nostro giornale – vi sarà quello in programma a Roma, intitolato Guardiamo al futuro (Sala del Trono di Palazzo Altieri, Sede di Rappresentanza del Banco Popolare, Piazza del Gesù, 49, ore 10-13), che darà soprattutto rilievo a quel tema scelto dall’ONU.
L’iniziativa è promossa dall’AVI di Roma (Agenzia per la Vita indipendente), dall’ECAD (Ebraismo Culture Arti Drammatiche) e dalla FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in collaborazione con il CESV (Centro Servizi per il Volontariato del Lazio) e dopo i saluti istituzionali e un bilancio del quadro generale, a dieci anni dall’approvazione della Convenzione ONU, è previsto l’intervento di Carla Collicelli del Segretariato ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), che illustrerà il programma della sopracitata Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, evidenziando come le politiche di sviluppo per costruire un mondo più inclusivo ed equo non debbano lasciare indietro nessuno.
Come abbiamo recentemente riferito, su tali temi l’ASviS ha prodotto anche lo studio intitolato L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, voluto allo scopo di far crescere nel nostro Paese la conoscenza, l’attenzione, la sensibilità e l’impegno per tradurre in politiche concrete quegli Obiettivi.
Successivamente, è in programma la presentazione di una pubblicazione anch’essa particolarmente interessante, quale Stop ai crimini d’odio contro le persone con disabilità, realizzata da tre volontari del Servizio Civile Nazionale (Angelica Avolio, Alessandro Ciani e Chiara Palmacci) e curata da Silvia Cutrera, presidente dell’AVI di Roma.
Infine, dopo una serie di preziose testimonianze sulla discriminazione, la proclamazione e la premiazione dei testi vincitori di un’altra importante iniziativa, la terza edizione del Premio per la Drammaturgia Teatro e Disabilità, di cui ricordiamo ai Lettori la nostra ampia presentazione. A curare tale momento sarà Vittorio Pavoncello, direttore artistico dell’ECAD e parteciperà anche l’attrice Pamela Villoresi, presidente di giuria del Premio*.
Da segnalare anche che durante la giornata verrà proiettata la mostra La mia immagine ti appartiene (con musiche di Filippo Visentin), realizzata da SpamLife, nella quale ben trentaquattro artisti hanno rappresentato la bellezza della diversità. Anch’essa è nata nell’alveo della proficua collaborazione tra l’AVI di Roma e l’ECAD, come lo stesso Premio Teatro e Disabilità e il libro La mia storia ti appartiene: 50 persone con disabilità si raccontano, curato da Cutrera, insieme a Pavoncello. (Stefano Borgato)
*La giuria della terza edizione del Premio “Teatro e Disabilità” è presieduta dall’attrice Pamela Villoresi e composta da Dino Barlaam, direttore dell’AVI di Roma, Silvia Cutrera, presidente dell’AVI di Roma, Lidia Ciotta di Art Forum Würth Capena, Maria Pia Daniele, attrice, Claudio Imprudente, scrittore e giornalista, Donatella Orecchia, docente universitaria di Storia del Teatro all’Università Tor Vergata di Roma, Vittorio Pavoncello, regista e scrittore, presidente dell’ECAD e Matteo Schianchi, storico e saggista.
È disponibile il programma completo della giornata del 3 dicembre a Roma, intitolata Guardiamo al futuro.