Verso un polo di alta specializzazione per le persone sordocieche

Dopo quasi quattro anni di impegno, il nuovo Centro Nazionale di Osimo (Ancona) della Lega del Filo d’Oro è arrivato a una fase decisiva e il primo lotto, comprendente il Centro Diagnostico, il Servizio Educativo-Riabilitativo e l’Area Sanitaria, sarà terminato nell’autunno 2017, riunendo in un’unica struttura tutte le attività, i servizi, gli ambulatori, gli uffici e le residenze attualmente sparsi sul territorio. La nuova struttura diventerà quindi un polo di alta specializzazione per la riabilitazione delle persone sordocieche, equiparabile alle più importanti organizzazioni europee

Lega del Filo d'Oro: Valentina con la mamma Donatella

Valentina, seguita presso il Centro di Osimo della Lega del Filo d’Oro, insieme alla mamma Valentina

Diventerà sempre più solido quel “filo aureo della buona amicizia”, come lo avevamo definito qualche tempo fa, ripercorrendo la storia più che cinquantennale della Lega del Filo d’Oro, che ha ottenuto di aprire al mondo le persone sordocieche e di fare in modo che la società si accorgesse di loro.
Dopo quasi quattro anni di costante impegno e lavoro, infatti, il nuovo Centro Nazionale di Osimo (Ancona) di questa Associazione è arrivato a una fase decisiva e il primo lotto, di cui faranno parte edifici strategici come il Centro Diagnostico, il Servizio Educativo-Riabilitativo e l’Area Sanitaria, sarà terminato nell’autunno del prossimo anno, puntando a riunire in un’unica struttura tutte le attività, i servizi, gli ambulatori, gli uffici e le residenze attualmente distribuiti sul territorio osimano.
Il nuovo Centro, quindi, permetterà alla Lega del Filo d’Oro di migliorare la qualità dei servizi, diventando un vero e proprio polo di alta specializzazione per la riabilitazione delle persone sordocieche, equiparabile alle più importanti organizzazioni europee. In particolare, uno dei primi obiettivi sarà quello di incrementare i posti letto per i ricoveri a tempo pieno e quelli per la degenza diurna. Verranno inoltre raddoppiati i posti del Centro Diagnostico, e di conseguenza dimezzati i tempi di attesa per la valutazione iniziale.
«Siamo orgogliosi di essere arrivati fin qui – dichiara Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli -. Il nuovo Centro è stato reso possibile grazie allo sforzo collettivo di molti soggetti: per prima cosa i nostri sostenitori, che ci hanno voluto aiutare nel tempo con donazioni finalizzate per questo progetto, ma anche le imprese, alcune delle quali sono diventate nostri sponsor tecnici, senza dimenticare, grazie all’utilizzo di fondi statali, il significativo apporto della Regione Marche».

Complesso moderno, progettato appositamente per le persone sordocieche e all’insegna dell’efficienza energetica, la nuova struttura occuperà un’ampia superficie con grandi spazi verdi e sarà composta da 9 edifici, 37 tra ambulatori medici – per la diagnosi e la riabilitazione – e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, le foresterie per i familiari, 4 palestre per la fisioterapia e 2 piscine per l’idroterapia. Gli utenti, anche con disabilità motorie gravi, potranno fruire di spazi interni ed esterni appositamente concepiti e attrezzati per le loro esigenze e con tutti gli accorgimenti per la mobilità in sicurezza.
Una volta poi a regime, il nuovo Centro offrirà anche opportunità occupazionali, oltre a valorizzare il territorio: vi saranno presenti infatti anche un Centro di Formazione e uno di Documentazione, aperti a quanti vorranno approfondire tutte le tematiche in cui la Lega del Filo d’Oro ha raggiunto un elevato standard di competenze e specializzazione.
«Quanto costruito – aggiunge Bartoli – rappresenta solo il 60% del progetto definitivo. Resta insomma molto da fare e per questo rivolgiamo ancora una volta l’appello a tutti i nostri sostenitori perché non facciano mancare proprio ora il loro prezioso supporto».

«Per noi famiglie – dichiara Donatella, mamma di Valentina, che è ospite della struttura di Osimo – il nuovo Centro Nazionale rappresenta il completamento di un percorso, un’opera che mette al centro la persona con disabilità e la sua famiglia, come è sempre stato nella filosofia della Lega del Filo d’Oro. In un posto così, la vita dei nostri figli non può che migliorare qualitativamente, specie per quei ragazzi, come mia figlia, che hanno gravissimi deficit psicosensoriali e che avranno sempre bisogno di una struttura dove vivere. Sapere che questa struttura potrà essere la Lega del Filo d’Oro ci fa dormire sonni tranquilli! Tutto ciò è stato possibile grazie all’aiuto di tante persone a cui va la nostra gratitudine. Però non fermatevi: lo chiedo a nome di tutte quelle giovani mamme che stanno iniziando ora questo cammino e che, credetemi, a una mamma come me di 50 anni fanno tanta tenerezza. Una di queste un giorno ci disse: “Solo qui riesco a comprendere mio figlio”. Questo è ciò che i sostenitori della Lega del Filo d’Oro rendono possibile ogni giorno. Quindi, grazie di cuore». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Marco Simonelli (m.simonelli@inc-comunicazione.it).

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