Avevamo raccontato nelle scorse settimane ai Lettori il piacere di «Superando.it» di essere media partner di uno dei principali eventi organizzati in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre, un appuntamento di respiro nazionale, tutto improntato alla concretezza di un “progetto-modello” destinato a fare scuola in molti altri territori.
Parliamo del convegno di Cuneo intitolato A Vela Spiegata. Buone prassi e percorsi di vita delle persone con disabilità, che ha avuto al centro VelA-Verso l’Autonomia, progetto “venuto da lontano”, dal momento che già nel 2014, come avevamo riferito a suo tempo, un tavolo di lavoro aveva riunito nel territorio della città piemontese gli Enti Locali, le ASL, le Comunità Montane, i Consorzi, i rappresentanti delle Cooperative Sociali e delle Associazioni della Provincia, dando vita a quell’iniziativa promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (CRC) e attuata dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.
«Un progetto – vale ancora la pena riprendere le parole pronunciate allora da Cecilia Marchisio e Natascia Curto dell’Università di Torino – le cui azioni si muoveranno per costruire percorsi di Vita Indipendente basati sul classico principio del movimento internazionale delle persone con disabilità Niente su di Noi senza di Noi e caratterizzato dall’essere, tramite il coinvolgimento delle persone con disabilità intellettiva e delle loro famiglie, una vera iniziativa di sviluppo di comunità. Intendere infatti i giovani con disabilità intellettiva come propri cittadini a pieno titolo è un modo di promuovere la Vita Indipendente che si costruisce facendo crescere la comunità, perché una comunità che diventa capace di sostenere la Vita Indipendente di chi al proprio interno è in difficoltà è una comunità dove tutti stanno meglio».
Da quei primi passi si era giunti poi alle splendide storie di Davide e Matteo, due giovani con sindrome di Down, dei quali avevamo raccontato le “vite nuove”, coincidenti con il loro approdo a una nuova casa in cui andare a vivere. Il tutto fino ad arrivare alla recente due giorni del 2 e 3 dicembre, aperta da una sessione plenaria dedicata alle famiglie protagoniste di VelA, tutte insieme sul palco del Teatro Toselli di Cuneo.
Dopo che un video di sei minuti ha raccontato i risultati del progetto, ci sono stati quindi i saluti istituzionali di Federico Borgna, sindaco di Cuneo, di monsignor Piero Delbosco, vescovo di Cuneo, di Gianfranco Bordone, direttore della Coesione Sociale della Regione Piemonte e di Andrea Silvestri, direttore generale della Fondazione CRC, che hanno aperto la strada alla tavola rotonda intitolata Speciale Dopo di Noi: Vita Indipendente ed età adulta, caregivers e famiglia. Prospettive possibili.
Ebbene, in tale occasione è emerso come le Istituzioni e il Terzo Settore riconoscano la coprogettazione con le famiglie e la personalizzazione come elementi imprescindibili per il buon esito dei percorsi di vita indipendente.
Sul palco hanno portato la loro esperienza Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Mario Alberto Battaglia, presidente della FISM, la Fondazione che opera a fianco dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), Carlo Giacobini, direttore editoriale di «Superando.it» e responsabile del Servizio HandyLex.org, Andrea Olivero, viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, i senatori Nerina Dirindin, Ignazio Angioni e Patrizia Manassero.
La mattinata si è poi conclusa con l’intervento di Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC, mentre in contemporanea, ad Alba, circa duecentocinquanta studenti hanno potuto riflettere sul tema della disabilità, grazie alla proiezione, presso la Sala Ordet, del noto film francese Quasi amici.
Il pomeriggio della prima giornata ha previsto poi tre workshop, presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino (sede di Cuneo), dedicati rispettivamente all’Inserimento lavorativo, alla Coprogettazione e personalizzazione e alla Valutazione, con la partecipazione di circa centocinquanta persone.
Al ritorno al Teatro Toselli, il già citato Matteo, uno dei giovani che hanno intrapreso il percorso verso l’autonomia, protagonista, insieme a Fabio, della web serie VelA spiegata, ha testimoniato la propria esperienza di vita indipendente accompagnato dal sindaco di Bra Bruna Sibille e dalla referente dell’ASL CN2, Elvira De Nucci.
Successivamente sono stati esposti gli esiti dei tre workshop, durante la riunione plenaria di fine pomeriggio, seguiti dalla testimonianza di Clara Rocca, responsabile del personale della Società Dimar di Cherasco, che ha partecipato anch’essa a VelA.
E in serata, l’attesa conclusione, con l’esibizione dal vivo di Ivan Dalia, giovane pianista cieco, «talento “destrutturato” che scuote gli stereotipi», come avevamo intitolato un nostro articolo successivo alla sua partecipazione al programma televisivo Italia’s Got Talent e del quale Laura Sandruvi aveva scritto: «Ripensare la disabilità, questo è il messaggio che vedo in Ivan Dalia: non fermarsi sempre davanti a schemi pre-impostati che limitano la condizione di una persona, ma cercare di guardare oltre, più lontano, con l’aiuto di persone che, come lui, hanno già posto il loro sguardo verso un nuovo futuro».
Ad aprire la seconda giornata, è stato il ministro agli Affari Regionali Enrico Costa, soffermatosi sulla necessità di semplificare e rimuovere le barriere di tipo burocratico che spesso si incontrano in questi àmbiti e l’importanza di raccogliere dai territori – come per il caso del Progetto VelA – stimoli di innovazione, da poter adottare e riproporre a livello più ampio.
A seguire, il sindaco di Cuneo Borgna ha voluto ricordare come la tutela dei diritti per tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione, sia un pilastro della nostra Carta Costituzionale, e il Presidente della Fondazione CRC Genta ha sottolineato l’apprezzamento giunto da tante famiglie per il lavoro realizzato da VelA.
La mattinata ha vissuto poi una prima sessione dedicata al racconto dell’eredità lasciata al territorio da VelA. In tal senso, Marco Bertoluzzo, direttore del Consorzio Socio Assistenziale Alba Langhe e Roero, ha sottolineato il valore del progetto in termini di stimolo a intraprendere strade nuove, e in particolare riguardo all’inserimento lavorativo, per Enti, Famiglie e Associazioni.
E ancora, Daniela Candellero e Bruna Gianoglio, mamme di ragazzi che hanno preso parte a VelA, hanno ricordato l’importanza di costruire, attorno ai propri figli, una rete ampia di persone che vadano nella stessa direzione e che, nella consapevolezza dei limiti, sappiamo spingere sullo sviluppo delle loro capacità e sulla possibilità di adeguare i percorsi esistenti alle loro potenzialità.
Infine, Davide Antonio Martini, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Centallo-Villafalletto e dell’Istituto Comprensivo di Busca, ha dichiarato che «VelA ha messo l’accento sulla collaborazione tra famiglie e scuola e lasciato agli insegnanti, attraverso una formazione teorica e pratica, tecniche e pratiche inclusive, che ora sono state istituzionalizzate e diventate patrimonio comune».
La seconda sessione ha visto quindi la nascita ufficiale del Comitato Piemontese per l’attuazione della Legge 162/98, vale a dire la norma che ha innescato lo sviluppo della personalizzazione e della coprogettazione nel sociale. Pertanto, Cecilia Marchisio, la referente scientifica di VelA, ha chiamato sul palco il presidente del Comitato, Claudio Gilardi, per sottolineare la necessità che istituzioni e famiglie lavorino insieme per trovare soluzioni personalizzate e copro gettate, dedicate alle persone con disabilità.
Dal canto suo, Marco Espa, presidente nazionale dell’ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), si è soffermato sul cosiddetto “modello Sardegna”, ricordando come nell’Isola i piani personalizzati e coprogettati siano oggi una realtà per quasi quarantamila famiglie. Ha inoltre citato come, da analisi realizzate, emerga che i piani realizzati abbiano creato nel settore ben quindicimila posti di lavoro e abbattuto la spesa sociosanitaria pubblica di almeno cinque volte, a confronto con i costi che avrebbero dovuto essere sostenuti se le persone con disabilità fossero state inserite in strutture.
Nel pomeriggio, infine, la due giorni si è chiusa presso lo Spazio incontri della Fondazione CRC, con un workshop tenuto Alessandro Salvatore e Enrico De Santis, i registi della sopracitata web serie VelA Spiegata, centrata sul percorso di indipendenza di Fabio e Matteo.
«La grande partecipazione di queste due giornate – commenta Giandomenico Genta – e la qualità dei vari relatori intervenuti confermano il valore di un progetto come VelA, costruito e condiviso con gli Enti del nostro territorio, le famiglie e le persone con disabilità, i veri protagonisti di questi percorsi verso l’indipendenza, che oggi diventa un modello di riferimento a livello nazionale. Siamo pertanto orgogliosi dei risultati ottenuti, che hanno decisamente arricchito anche la nostra Fondazione». «In tal senso – conclude – vogliamo certamente raccogliere l’eredità di VelA, rilanciando per il 2017 un’iniziativa che permetterà al territorio di continuare la strada intrapresa, dando seguito a quanto in questi tre anni è stato sperimentato e provato sul campo».
E anche «Superando.it» si sente orgoglioso di essere stato media partner di questo evento, di cui naturalmente continueremo a seguire gli ulteriori sviluppi futuri. (Stefano Borgato)
Ringraziamo per la collaborazione l’Ufficio Comunicazione della Fondazione CRC (Cassa di Risparmio di Cuneo).
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@fondazionecrc.it.
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