Tecnologie di rete e inclusione socio-educativa

Significa questo l’acronimo “TRIS”, progetto che costituisce lo sviluppo operativo di un accordo quadro triennale (2013-2016) fra il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, la Fondazione TIM e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), finalizzato allo studio di soluzioni inclusive per gli studenti “homebound”, costretti cioè presso le proprie abitazioni, a causa di gravi problemi invalidanti e quindi impossibilitati alla normale frequenza scolastica. I risultati dell’iniziativa verranno presentati il 14 dicembre, durante una giornata di studio a Roma
Disegno di un bimbo, dedicato all'istruzione domiciliare
Il disegno di un bimbo, dedicato all’istruzione domiciliare

Si chiama TRIS (Tecnologie di Rete e Inclusione Socio-educativa), il progetto che costituisce lo sviluppo operativo di un accordo quadro triennale (2013-2016) fra il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, la Fondazione TIM e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), finalizzato allo studio di soluzioni inclusive per i cosiddetti studenti homebound, ossia costretti presso le proprie abitazioni, in modo temporaneo o permanente, a causa di gravi problemi invalidanti e quindi impossibilitati alla normale frequenza scolastica.
Coordinate dall’Istituto Tecnologie Didattiche (ITD) del CNR di Genova, le attività sperimentali hanno coinvolto sette scuole di Campania, Lazio e Sardegna e a condurle è stato il TRIS-Team, composto da Vincenza Benigno, Giovanni Caruso, Ottavia Epifania, Chiara Fante, Fabrizio Ravicchio e Guglielmo Trentin.

La giornata di studio conclusiva, denominata Per una scuola inclusiva negli spazi ibridi di apprendimento, è in programma per domani, mercoledì 14 dicembre, presso l’Aula Magna del Liceo Ginnasio Virgilio di Roma (Via Giulia, 38, ore 9.30-16.30), con l’obiettivo appunto di condividere e discutere i risultati cui è approdato il Progetto TRIS in questi tre anni.
«I lavori – spiegano gli organizzatori della giornata – prevedono dapprima un momento espositivo, durante il quale verranno illustrate le modalità operative con cui è stato condotto il progetto e gli effetti sul piano sociale ed educativo del modello di inclusione messo a punto e sperimentato. L’esposizione sarà accompagnata e integrata dal racconto di tutti coloro che, a diverso titolo e ruolo, hanno preso parte all’attività di ricerca-azione triennale. Sono previsti collegamenti in videoconferenza con le scuole coinvolte, nonché con le abitazioni degli alunni homebound, per ascoltare la loro diretta testimonianza sul modo alternativo di fare scuola proposto da TRIS. Successivamente, vi sarà un momento di riflessione, basato su una tavola rotonda allargata, cui parteciperanno sia i diretti protagonisti della sperimentazione (insegnanti, dirigenti, genitori, ricercatori), sia tutti gli altri presenti. In tal modo si cercherà di offrire un momento di confronto sui vari aspetti delle sperimentazioni messe in atto, discutendo sulle criticità delle situazioni affrontate e su quali soluzioni sono state adottate per superarle o almeno per attenuarle». (S.B.)

È disponibile il programma completo della giornata del 14 dicembre a Roma. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@progetto-tris.it (Guglielmo Trentin).

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