Nei giorni scorsi, in occasione dell’evento-mostra Facciamoci Vedere [se ne legga ampiamente anche nel nostro giornale, N.d.R.], presso l’Istituto dei Ciechi di Milano, la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi ha presentato la prima “enciclopedia multimediale” delle scienze tiflologiche, denominata simbolicamente Tiflopedia.
Si tratta di un progetto voluto fortemente da Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), che è anche consigliere Nazionale della Federazione Pro Ciechi e da Rodolfo Masto, presidente di quest’ultima.
Il Progetto Tiflopedia – di cui chi scrive ha l’onore di essere il responsabile – è il “futuro” della tiflologia e dell’inclusione degli alunni/studenti con disabilità visiva, ma più in generale di tutto ciò che gravita nell’universo della minorazione visiva, come confermato dalla stessa scelta non casuale del nome, derivante dall’abbinamento dell’aggettivo tiflo (dal greco Tiflos = cieco), con il suffisso pedia (dal greco paideia = formazione, ricerca).
Infatti, com’è ben noto, in tema di integrazione scolastica in Italia possiamo contare su leggi tra le migliori a livello europeo. Peccato, però, che troppo spesso non si riesca poi ad applicarle in maniera davvero compiuta. Questo fa sì che in realtà non ci sia una vera integrazione, con conseguenti difficoltà da parte dei giovani non vedenti e ipovedenti a raggiungere apprezzabili livelli di inclusione. In questo senso, dunque, un ruolo fondamentale può svolgerlo proprio la tiflologia, che ha bisogno però di rinnovarsi e innovarsi, così come accaduto ad esempio alla pedagogia, che ha fatto passi da gigante nella definizione di nuovi sistemi di formazione.
C’è innanzitutto la necessità urgente di un riordino della figura del tiflologo da un punto di vista delle caratteristiche professionali e soprattutto l’impellenza di un suo riconoscimento giuridico. A tal proposito – come già scritto su queste stesse pagine – su proposta del presidente dell’UICI Barbuto, è stato costituito all’inizio di quest’anno il NIS (Network per l’Inclusione Scolastica), con il compito di elaborare il percorso formativo e il profilo professionale dell’“assistente alla comunicazione” per le persone con disabilità sensoriale e dell’“esperto in scienze tiflologiche”.
E tuttavia, la definizione di nuove regole e figure professionali è un passo importante, ma di certo non sufficiente a garantire una sempre migliore formazione dei nostri ragazzi. L’altro tassello fondamentale, infatti, è quello dell’innovazione, come già accennato, perché tutti dobbiamo renderci conto che la tiflologia – così come la già citata pedagogia – è una scienza in evoluzione, nell’àmbito della quale bisogna essere disposti a introdurre delle novità. Non dovremmo insomma essere dei semplici custodi delle conoscenze acquisite ed è qui che si inserisce il Progetto Tiflopedia.
Oggi, dunque, oltre il 30% delle informazioni vengono acquisite e reperite sul web e poiché tale inarrestabile trend sta riguardando ormai anche la tiflologia, per evitare confusione e mettere un po’ d’ordine in quella galassia sconfinata di notizie che è diventata internet, la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi ha creato appunto, sul modello di Wikipedia, Tiflopedia, con la convinzione che tale iniziativa, dopo una doverosa fase di rodaggio e con le opportune risorse finanziarie che si sta già cercando di rintracciare a livello europeo, potrà senz’altro rappresentare la più adeguata e moderna risposta multimediale a tale consolidato stato di cose.
Grazie all’impegno costante e all’inesauribile abnegazione del tiflologo della Federazione Giancarlo Abba e del suo tifloinformatico Lucio Zito, oggi Tiflopedia è un sito certificato, pienamente accessibile a tutte le tecnologie assistive e già raggiungibile agli indirizzi web tiflopedia.org, tiflopedia.it e tiflopedia.eu. Ma soprattutto costituisce un vero e proprio deposito online, in continua espansione, di informazioni, immagini, notizie e filmati sulle più disparate tematiche tiflologiche, un’“enciclopedia” multimediale unica nel suo genere in Italia e forse in Europa, che può essere scaricabile anche come App pure su smartphone e tablet (Tiflopedia App).
Naturalmente, lo scopo è quello di mantenere vivo e approfondito il dibattito sulla tiflodidattica, la tiflopedagogia e la tifloinformatica, con una particolare attenzione anche al tema della pluridisabilità.
Pertanto, nel solco della sua tradizionale e quasi secolare attività al servizio del processo educativo e di integrazione scolastica delle persone minorate della vista, la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi vuole garantire tramite Tiflopedia un valido e prezioso aiuto e supporto sul web per i genitori, gli educatori e tutti gli operatori sociosanitari che a vario titolo intervengono nel percorso di vita delle persone con disabilità visiva, senza tuttavia volersi sostituire agli interventi di laboratorio e di consulenza, che vanno invece necessariamente condotti direttamente nel contesto di vita, di studio e delle relazioni familiari e sociali di chi non vede.
Attualmente Tiflopedia si presenta come una piattaforma informatica costituita da quattro macroaree, dedicate rispettivamente:
° alle Istituzioni della Federazione Nazionale Pro Ciechi, alla loro storia e ai loro servizi;
° ai materiali per l’operatività (materiale tiflodidattico, tiflotecnico e tifloinformatico per la mobilità e l’orientamento e per l’autonomia personale);
° ai principali articoli di tiflologia;
° a un archivio multimediale, chiamato Tiflovision, comprensivo di video, fotografie e filmati tiflologici e non, richiesti alle Istituzioni federate, ma aperto ovviamente anche al contributo di tutte le Sedi Regionali e delle Sezioni Provinciali dell’UICI.
Infine, qualche breve considerazione merita ancora la sopraccitata Tiflopedia App, che mette a disposizione in modo semplice e immediato alcuni specifici contenuti di Tiflopedia.
Con due o tre tap (tocchi sullo schermo), si potrà accedere ad esempio all’elenco degli strumenti tiflologici e degli ausili tiflodidattici e tiflotecnici con relativa scheda illustrativa, oppure all’indice dei contenuti multimediali di Tiflovision, o ancora all’indice degli articoli di tiflologia o, infine, al servizio di geolocalizzazione, per scoprire il Centro di Consulenza o l’Istituzione Pro Ciechi più vicini.
La App sarà disponibile al download sia dalla piattaforma Google Play che da quella Apple Store gratuitamente e avrà uno splash screen a tema con il portale [lo “splash screen” è l’immagine che viene visualizzata quando un’applicazione è in fase di caricamento, N.d.R.]. Sarà inoltre garantita l’accessibilità alle tecnologie assistive.
Per i giorni della menzionata manifestazione di Milano Facciamoci Vedere, siamo stati in grado di presentare una versione beta della App per la sola piattaforma Android. L’abbiamo resa scaricabile dal portale Tiflopedia, e ciò ha offerto ai visitatori la maggior parte dei contenuti promessi.
Ringraziamo dunque i tanti curiosi che ci sono venuti a trovare per far rinascere insieme la tiflologia in Italia.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: direttorescientifico@irifor.eu.