In catene per il diritto allo studio

Dal rientro dopo le vacanze di Natale ad oggi, i servizi riguardanti gli alunni con disabilità (assistenza igienico-personale, assistenza all’autonomia e alla comunicazione, trasporto) non sono ancora partiti nella maggior parte delle scuole superiori di Palermo e in molte altre della Sicilia. Per questo, e per far sentire la propria voce, gli alunni con disabilità di Palermo, in rappresentanza degli studenti con disabilità di tutta l’Isola, si incateneranno domani, 20 gennaio, ai cancelli di un Istituto Superiore del capoluogo siciliano, iniziativa promossa dall’ANFFAS di Palermo

Protesta ANFFAS per la scuola a Palermo, ottobre 2015

Immagine di repertorio di una manifestazione di protesta per il diritto allo studio – analoga a quella che vi sarà domani, 20 gennaio – promossa nell’ottobre del 2015 sempre dall’ANFFAS di Palermo

«Dal rientro dopo le vacanze di Natale ad oggi, i servizi di assistenza igienico-personale, autonomia e comunicazione e quello di trasporto non sono ancora partiti nella maggior parte delle scuole superiori di Palermo e in molte della Sicilia. Per questo, su nostra iniziativa, gli alunni con disabilità di Palermo, in rappresentanza degli studenti con disabilità di tutta la Sicilia, si incateneranno domani, 20 gennaio, dalle 8 del mattino, ai cancelli dell’Istituto Superiore Majorana. scelta simbolica, non legata necessariamente a quella specifica scuola».
Lo si legge in una nota diffusa dall’ANFFAS di Palermo (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), il cui presidente Antonio Costanza, che è anche vicepresidente dell’ANFFAS Sicilia, dichiara: «Troppo spesso, per gli alunni e studenti con disabilità, il diritto allo studio, più che tale, appare come una concessione, un “problema” di cui è meglio non parlare o di cui parlare sotto voce, con la fondata speranza che lo scaricabarile di turno porti la questione, una volta e per tutte, nel dimenticatoio. Chi non dimentica, però, sono le persone con disabilità, i loro genitori e familiari e quella parte sempre più numerosa della società civile che pretende che il diritto all’inclusione scolastica, sancito tra l’altro dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, venga reso finalmente esigibile».

«Parlare di inclusione scolastica – aggiunge Costanza – è particolarmente complesso in Sicilia, perché, per poter essere inclusi, gli alunni con disabilità devono prima di tutto essere messi nelle condizioni di accedere fisicamente a scuola, un aspetto che a molte persone con disabilità viene ancora oggi negato, per la mancanza di quei servizi essenziali in grado di permettere al diritto allo studio di essere garantito. E non è tanto un problema di risorse economiche, quanto una questione di carattere civile e culturale».
«Apprendiamo con fiducia – conclude il Presidente dell’ANFFAS Palermo – le dichiarazioni del sindaco Leoluca Orlando sull’anticipo delle somme necessarie alla ripresa dei servizi nelle scuole, ma non possiamo abbassare la guardia e chiediamo a gran voce che ogni Istituzione Regionale faccia la propria parte, affinché, una volta e per tutte, il diritto allo studio non venga più erogato in ritardo e a singhiozzo. Gli alunni con disabilità siciliani non sono studenti “di serie B”. Invitiamo dunque tutti coloro che condividono l’iniziativa ad aderire alla nostra protesta, ribadendo che la scelta della scuola superiore dove si svolgerà la manifestazione è simbolica: sarà infatti come se fossimo incatenati davanti ai cancelli di tutte le scuole palermitane». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: anffaspalermo@gmail.com.

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