È una storia vera, quella di Iris Grace, bimba inglese di 7 anni, che ne aveva poco più di uno, quando le venne diagnosticata una severa forma di autismo. Un giorno arrivò in casa Thula, una gattina di pochi mesi, e ne nacque un’intesa istantanea, una comunicazione profonda senza parole, con Iris che incominciò a passare ore e ore a dipingere, sempre con Thula vicina. Il risultato furono dei quadri molto belli, fatti in particolare di squarci unici sugli elementi minimi della natura.
Fotografa professionista, la madre di Iris, Arabella Carter-Johnson, ha tenuto via via un diario dove ha annotato ricordi, emozioni e aneddoti, conservati insieme a centinaia di immagini scattate nel corso degli anni. Da tutto ciò è derivato il libro Iris Grace, divenuto rapidamente un caso editoriale, che ora è stato tradotto anche in italiano, a cura di Claudio Carcano, e che è stato pubblicato nei giorni scorsi per i tipi di TEA, piccola, grande storia di amore e amicizia e di una bimba che torna a sorridere insieme alla sua famiglia. (S.B.)
Arabella Carter-Johnson, Una bambina di nome Iris Grace, Milano, TEA, 2017.
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