«Registriamo con favore la disponibilità del Governo a recepire i contributi e le proposte di modifica che arrivano direttamente dalle Associazioni e ribadiamo ancora una volta la nostra apertura a collaborare con il Ministero per sciogliere i nodi più problematici. Le criticità sono tante, ma ci preme in particolare sottolineare l’importanza di conservare l’impianto normativo e le garanzie previste dalla Legge 104/92 e dalla Legge 328/00. In questa fase, naturalmente, restiamo vigili e attenti all’evoluzione dello scenario, lasciamo al Governo il tempo necessario per valutare con attenzione i nostri input e attendiamo con fiducia gli sviluppi del confronto».
Lo ha dichiarato Antonella Falugiani, vicepresidente del CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), dopo avere partecipato, assieme alle delegazioni di FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), alla riunione dell’Osservatorio Permanente per l’Integrazione degli Alunni con Disabilità, cui erano presenti, tra gli altri, anche il sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo e il dirigente del Ministero Raffaele Ciambrone.
Come avevamo già riferito nel nostro giornale, tema centrale dell’incontro, sono stati segnatamente gli Schemi di Decreto Attuativi della Legge 107/15 sulla Buona Scuola, a partire dall’Atto di Governo n. 378, riguardante l’inclusione e per l’occasione Falugiani ha presentato una dettagliata relazione, frutto del lavoro del Gruppo Scuola di CoorDown, con l’obiettivo di evidenziare le criticità più rilevanti di quei testi e le possibili soluzioni.
La posizione del CoorDown era stata del resto già espressa con chiarezza, in una nota in cui si parlava di «grandi aspettative e di qualche delusione di troppo». Secondo il Coordinamento, infatti, «la tanto attesa delega che doveva ridisegnare il sistema dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità è stata accolta, fin da subito, con scetticismo da genitori e Associazioni di settore, facendo registrare poche novità interessanti e molti passi indietro sia nello Schema di Decreto sulle regole per la formazione degli insegnanti di sostegno e il loro accesso al ruolo (Atto del Governo n. 378) , sia in quello riguardante la valutazione e la certificazione delle competenze (Atto del Governo n. 384)».
In tal senso, a parere del Coordown, «l’impianto della riforma ridurrebbe notevolmente le garanzie previste fino ad oggi dal nostro ordinamento, a causa dei numerosi punti critici e dei passaggi normativi che rischiano di mettere in discussione la filosofia stessa dell’inclusione: la riforma, infatti, non prevede un procedimento più snello rispetto al precedente, non garantisce una presa in carico dell’alunno con disabilità che risulti rispettosa delle sue esigenze formative, relazionali e di vita e favorisce il rischio che la scuola si trovi a gestire l’inclusione degli studenti senza avere i necessari supporti organizzativi e finanziari». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@coordown.it (Federico De Cesare Viola).
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