«Nel corso del nostro intervento abbiamo sottolineato la necessità di giungere con determinazione ad alcuni obiettivi imprescindibili: la formazione qualificata degli insegnanti di sostegno, la presenza di non più di 20 alunni ove siano presenti studenti con disabilità certificata, il coinvolgimento delle Famiglie e delle Associazioni nelle diverse fasi che contraddistinguono il percorso di inclusione scolastica, nonché l’accessibilità dei libri di testo e degli strumenti didattici»: lo si legge in una nota dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), diffusa subito dopo l’Audizione di tale organizzazione presso la Settima Commissione del Senato (Istruzione Pubblica, Beni Culturali, Ricerca Scientifica, Spettacolo e Sport), sui Decreti Attuativi della Legge 107/15 (La Buona Scuola), che tanto stanno facendo discutere in queste settimane, a partire da quello sull’inclusione (Atto di Governo n. 378).
All’Audizione hanno partecipato anche i rappresentanti di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), ENS (Ente Nazionale Sordi), ANIEP (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti delle Persone Disabili), ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), ADOS (Associazione Docenti di Sostegno) e del Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili.
«Affermando con decisione e convinzione – aggiunge la nota dell’UICI – i princìpi “irrinunciabili” in materia di inclusione scolastica, di formazione specifica (iniziale e in itinere) dei docenti e di pari opportunità per gli studenti in situazione di minorazione visiva, ci impegniamo a mantenere il massimo spirito propositivo e collaborativo nei confronti di tutti gli interlocutori istituzionali coinvolti, come avvenuto sino ad oggi nel corso dell’intero iter legislativo della Legge 107/15». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Chiara Giorgi (chiagirogi@gmail.com).