Donne, bimbe e ragazze con Asperger

Ovvero le “Aspergirl®”, termine coniato dall’americana Rudy Simone, impegnata da tempo nella divulgazione delle specificità delle donne con sindrome di Asperger, che si presenterà per la prima volta al pubblico italiano, insieme al suo ultimo libro, domani, 18 febbraio, a Roma, nel corso di un incontro organizzato dall’Associazione Spazio Asperger, in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger. Un’interessante opportunità per incontrare, conoscere e valorizzare le bambine, le ragazze e le donne con sindrome di Asperger e condizioni dello spettro autistico lieve
Rudy Simone
Rudy Simone, che ha coniato il termine “Aspergirl®”, si presenterà per la prima volta al pubblico italiano domani, 18 febbraio, a Roma

Domani, sabato 18 febbraio a Roma (Centro Ospitalità e Congressi Salesianum, Via della Pisana, 1111, ore 8.30-18.30), è in programma il convegno intitolato Rudy Simone. La scoperta delle Aspergirls. Valorizzare i punti di forza e gestire i punti di debolezza delle ragazze nello spettro autistico, organizzato dall’Associazione Spazio Asperger, in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger, che, com’è noto, è un disturbo dello spettro autistico definito anche come “ad alto funzionamento”.
L’evento – che presenterà un fitto programma di interventi e di testimonianze personali – avrà al centro la figura di Rudy Simone, Aspergirl®  (termine da lei stessa coniato) impegnata attivamente da anni nella divulgazione delle specificità delle donne nello spettro autistico, che spesso passano inosservate all’occhio dei clinici esperti di autismo, quando addirittura non ricevono una serie infinita di diagnosi più o meno corrette che però non vanno ad individuare la sostanziale specificità della condizione di partenza, privandole così dei supporti di cui potrebbero avere bisogno.
Secondo la stessa Simone, «le donne nello spettro autistico lieve esibiscono una declinazione propria delle difficoltà e potenzialità legate alla propria condizione che, se non supportata coerentemente, può portare all’esplosione di comorbidità cliniche e psichiatriche di notevole rilevanza, quali ad esempio anoressia e depressione. Questa, pertanto, è la “croce” della sindrome di Asperger: le nostre difficoltà sono molto reali, ma non sempre ovvie per gli altri, cosicché il nostro comportamento non viene riconosciuto».

Autrice del libro Aspergirls®. Valorizzare le donne con sindrome di Asperger e condizioni dello spettro autistico lieve, disponibile ora anche in italiano (Armando Editore, 2016), Simone ha già pubblicato complessivamente cinque volumi riguardanti la sindrome di Asperger ed è anche presidente dell’International Aspergirl Society, organizzazione creata allo scopo di mettere in rete le donne coinvolte nello spettro autistico allo scopo di valorizzarsi, comprendersi, educarsi e supportarsi a vicenda.
Relatrice internazionale in conferenze sull’autismo e la sindrome di Asperger tenutesi in vari Paesi del mondo, la statunitense promuove vivacemente l’autotutela (self-advocacy) e la gestione delle difficoltà legate all’Asperger e domani a Roma si presenterà per la prima volta al pubblico italiano.
«In tal senso – spiegano da Spazio Asperger – la giornata da noi organizzata, che prevede sia interventi di divulgazione scientifica, sia testimonianze dirette e personali, vuole essere un punto di partenza per approfondire l’argomento, un’occasione unica per incontrare, conoscere e valorizzare le Aspergirls®, bambine, ragazze e donne nello spettro autistico». (S.B.)

È disponibile il programma completo dell’evento. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@spazioasperger.it; g.lapaglia@lswr.it.

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