A provocare la scintilla che ha portato a Palermo tantissime persone con grave disabilità e i loro familiari a protestare davanti alla sede della Regione Sicilia, per chiedere risposte immediate sull’assistenza domiciliare continua nell’Isola, è stato il caso riguardante i fratelli Gianluca e Alessio Pellegrino, esploso dopo due video trasmessi nei giorni scorsi dal programma televisivo Le iene, che hanno portato alle dimissioni irrevocabili dell’assessore regionale alla Famiglia, alle Politiche Sociali e al Lavoro Gianluca Miccichè, il quale prima aveva lasciato per ore in anticamera le due persone con grave disabilità, successivamente aveva promesso loro l’imminente arrivo delle prestazioni di assistenza domiciliare continua, se gli avessero dato una mano a «restare al suo posto».
Nella sua lettera di dimissioni, l’ormai ex assessore Miccichè ha scritto tra l’altro: «La vicenda dei fratelli Pellegrino, che mi ha profondamente addolorato e turbato, ha assunto una dimensione mediatica che va al di là dei fatti e che consegna un’immagine deformata della mia persona e del mio impegno politico».
Ma tornando alla manifestazione di Palermo, in prima fila vi erano gli stessi fratelli Pellegrino, persone con tetraplegia che vivono da sole e per le quali, almeno, una prima risposta è stata trovata, visto che già da qualche giorno ricevono l’assistenza nella loro casa per quattro ore quotidiane. E tuttavia hanno voluto sottolineare di essere in piazza a lottare «a nome di tutte le persone disabili. I nostri diritti vengono calpestati. Ora ci aspettiamo delle risposte immediate».
Tra i manifestanti – che hanno portato davanti al Palazzo della Regione un significativo cartello con la scritta #SiamoHandicappatiNoCretini – vi era anche il volto noto del regista e conduttore radiofonico e televisivo Pif, ovvero Pier Francesco Diliberto: «È finita la pazienza – ha dichiarato, chiamando in causa il presidente della Regione Rosario Crocetta -, non ci sono più margini di trattativa. Se non è capace di trovare i fondi si dimetta, perché la presenza di queste persone qui, oggi, è già un fallimento».
In serata, poi, lo stesso Crocetta ha rassicurato i promotori della protesta, promettendo loro che risolverà il problema entro due mesi. «A noi disabili siciliani – commenta Gianluca Rapisarda, direttore scientifico dell’IRIFOR dell’UICI (l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), che ringraziamo per la collaborazione – non resta dunque che attendere fiduciosi, auspicando una sensibilità e un’attenzione maggiore da parte della classe politica nazionale e regionale, ultimamente forse troppo distratta e presa più dalle beghe dei partiti e pre-elettorali, più che dai problemi “comuni” e dai diritti dei cittadini in difficoltà». (S.B.)
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