L’unica strada è difendere l’universalità dei diritti

«È una congiuntura di grande rischio per i più fragili, i cui diritti acquisiti negli ultimi trent’anni – nel campo non solo del lavoro, ma anche dello studio, dell’assistenza e dei servizi – sono sempre più in pericolo per presunte ragioni di crisi economica: ma solo la promozione e la difesa dell’universalità dei diritti potrà restituire umanità a una società la cui vera profonda crisi è quella morale»: a sottolinearlo è stata Daniela Piglia a Milano, chiudendo il seminario intitolato “Viaggiatori inattesi”, dedicato all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità

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Una città che diventa inclusiva e un parco accessibile a tutti

Le giostre accessibili installate in questi ultimi anni nei parchi di Asti non costituiscono iniziative isolate, ma nascono sulla scia di vari progetti già avviati in àmbito di autonomia e libertà di movimento, con l’obiettivo di avere una città inclusiva “a tutto tondo” per ogni suo abitante e per chi vi si rechi da fuori. Ben lo testimonia il Parco Bramante, uno dei primi esempi in Italia di struttura multisensoriale, in grado di rispondere alle esigenze di tutte le disabilità, motorie, sensoriali e intellettive

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Sono un genitore, 72 anni, caregiver familiare e maschio

«Credo che la questione dei caregiver familiari – scrive Sandro Paramatti, prendendo spunto dai Disegni di Legge in discussione su tale materia – sarà degnamente risolta solo quando si addiverrà alla comprensione della necessità di fornire loro adeguato sostegno psicologico, assistenziale (un “caregiver del caregiver”) ed economico (il vil denaro)»

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Per rendere protagoniste le persone con disabilità

Un totale di sette appartamenti, con spazi comuni che potranno essere gestiti in modo autonomo e condiviso da persone con disabilità: si chiama “Oasi” il progetto di residenza condivisa (“cohousing”), che sta per nascere a Bologna, grazie a una collaborazione tra l’ASP (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona) Città di Bologna, il Comune e l’Azienda USL. Un’iniziativa che punta a rendere le persone con disabilità protagoniste attive della loro vita

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Punto di contatto con le nuove generazioni

Conoscere la disabilità e tutto ciò che vi gravita attorno sin dai banchi di scuola: è questo l’obiettivo della meritoria iniziativa promossa dall’Associazione friulana Laluna, che in questo 2017 sta entrando negli istituti scolastici della Provincia di Pordenone, per alcuni interventi centrati in particolare sull’alternanza scuola-lavoro e sull’orientamento, con la precisa volontà di trovare un positivo punto di contatto con le nuove generazioni

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L’“Open Day” di Milano sulla sindrome di Poland

Ambulatori aperti e pronti ad accogliere circa una dozzina di pazienti portatori della sindrome di Poland, rara malattia dall’origine ancora sconosciuta, caratterizzata da una serie di anomalie unilaterali dei muscoli del torace o di un arto superiore: sta per prendere il via oggi, 24 febbraio, presso l’IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, un “Open Day” organizzato dalla struttura ospitante, in stretta collaborazione con l’AISP (Associazione Italiana Sindrome di Poland)

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Lavoro: avrà un seguito quell’Ordine del Giorno?

Un Ordine del Giorno è stato votato alla Camera, riferito al rinvio di quanto previsto dal Decreto Legislativo 151/15, da parte del cosiddetto “Decreto Milleproroghe”, ciò che coinciderà anche con il rinvio – come denunciato nei giorni scorsi dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – della «concreta aspettativa di assunzione di un numero presumibile fra le 70 e le 90.000 persone con disabilità». Ma potrà realmente seguire a questo Ordine del Giorno un provvedimento correttivo?

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Con la ricerca le possibilità sono infinite

Più di cento eventi anche in Italia sono in programma in questi giorni, per la decima Giornata Mondiale delle Malattie Rare, che il 28 febbraio ruoterà intorno al tema “Con la ricerca le possibilità sono infinite”, puntando soprattutto a sostenere la necessità di approfondire e ampliare la ricerca, con la consapevolezza che essa può essere la chiave che aprirà la porta alla speranza per milioni di persone con Malattie Rare nel mondo e alle per le loro famiglie. Il tutto dando ampio spazio anche al ruolo sempre più importante, giocato anch’esso nel campo della ricerca, dagli stessi pazienti

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Vorremmo semplicemente che si parlasse di persone

«È l’ora di un avanzamento culturale – scrive Giovanni Barin -, perché le parole contano! Insegnamolo sempre, costantemente, con ostinazione ai nostri figli, ai ragazzi, agli alunni e studenti: le parole sono importanti! Altrimenti, tocca sentire dai nostri figli che il vicino di banco «mi ha detto… ciao handicappato! Perché, papà?». E aggiunge: «Vorremmo semplicemente che si parlasse di persone. Siamo tutti persone, punto. Se poi diventa indispensabile scendere nello specifico delle particolarità della persona, allora si aggiunga “con disabilità”. Semplice, no?»

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