«La Camera, premesso che: nel presente Decreto si prevede lo slittamento di un anno del provvedimento che obbliga le aziende tra i 15 e i 35 dipendenti, i partiti, i sindacati e tutte le organizzazioni che operano nel campo del sociale, ad assumere un lavoratore disabile, anche in assenza di nuove assunzioni per ottemperare agli obblighi di legge; il tasso di disoccupazione nel mondo della disabilità è altissimo e sfiora quasi l’80 per cento, impegna il Governo a considerare la possibilità di mettere in atto ogni azione utile a favorire il diritto al lavoro delle persone con disabilità».
Recita così l’Ordine del Giorno votato alla Camera, a firma del deputato Giorgio Piccolo, riferito al rinvio di quanto previsto dal Decreto Legislativo 151/15 da parte del cosiddetto Decreto Milleproroghe, approvato proprio ieri alla Camera, ciò che coinciderà anche con il rinvio – come denunciato nei giorni scorsi dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – della «concreta aspettativa di assunzione di un numero presumibile fra le 70 e le 90.000 persone con disabilità».
Potrà seguire a questo Ordine del Giorno un provvedimento correttivo? La speranza naturalmente c’è, ma sono pure forti i dubbi. (S.B.)
Lavoro: avrà un seguito quell’Ordine del Giorno?
Un Ordine del Giorno è stato votato alla Camera, riferito al rinvio di quanto previsto dal Decreto Legislativo 151/15, da parte del cosiddetto “Decreto Milleproroghe”, ciò che coinciderà anche con il rinvio – come denunciato nei giorni scorsi dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – della «concreta aspettativa di assunzione di un numero presumibile fra le 70 e le 90.000 persone con disabilità». Ma potrà realmente seguire a questo Ordine del Giorno un provvedimento correttivo?