Filo di Arianna e testamento pedagogico

«Il “Dopo di Noi” non può essere solo un “contenitore” sufficientemente finanziato che assiste, accoglie e accudisce, ma deve garantire il prosieguo di un “Durante Noi”, progettato fin dalla primissima infanzia, per promuovere, potenziare e sostenere intenzionalità e autodeterminazione nella persona, affinché anche quest’ultima possa, nonostante il deficit, tessere un’esistenza degna di essere definita e raccontata come tale». Si muove da qui il “Filo di Arianna”, percorso promosso dall’Associazione De@Esi di Bologna, che cerca anche sostegno nell’àmbito del Programma “Aviva Community Found”

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LEA, ovvero “L’Eterna Attesa”

«Se sbandierare ripetutamente la “conquista dei nuovi LEA” può tornare utile a fini elettorali, gli aspetti tecnici irrisolti fanno slittare continuamente in avanti le scadenze definite, tanto da attribuire all’acronimo LEA un diverso e inquietante significato, ovvero “L’Eterna Attesa”»: lo dichiara il Presidente della Fondazione GIMBE, rilevando tre rilevanti criticità – a partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del relativo Decreto,non ancora avvenuta – che continuano a rendere un “miraggio” l’effettiva applicazione dei “nuovi LEA”, i Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria

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La vela per tutti e l’ambientamento in acqua

Un’introduzione allo sport della vela, con tanto di prova pratica, in programma per domani, 15 marzo, e un corso rivolto ai genitori di bambini e ragazzi con disabilità, per l’ambientamento in acqua di questi ultimi, da inizio aprile a fine maggio: sono queste le due prossime iniziative in programma all’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Niguarda di Milano, a cura dell’Associazione AUS Niguarda, in collaborazione con il Centro Polifunzionale Spazio Vita Niguarda e, per la vela, con l’Associazione Sail Ability

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Il Museo Archeologico di Udine “apripista” di accessibilità

La prossima produzione, infatti, di un libro tattile universalmente leggibile per bambini vedenti, ipovedenti e ciechi di età compresa tra i 3 e i 12 anni, con il coinvolgimento delle scuole della propria Regione, nell’àmbito del Progetto “Archeologia ConTatto”, costituisce solo una delle iniziative che coinvolgono il Museo Archeologico di Udine in importanti collaborazioni nazionali e internazionali, allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale, potenziando le capacità di musei di piccole e medie dimensioni di attrarre visitatori, rendendosi accessibili a tutte le persone con disabilità

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Comunicare ovunque e con chiunque è un diritto di tutti

Ne è profondamente convinto Simone Soria, ingegnere informatico emiliano, fondatore della Cooperativa Sociale AIDA (Ausili Informatici per Disabili ed Anziani), che tra le altre sue realizzazioni, ha prodotto anche la tecnologia nota come “FaceMOUSE”, dedicata a chi, come lui, ha la tetraparesi spastica. Proprio “FaceMOUSE” – che serve sostanzialmente a utilizzare il computer mediante movimenti del volto – sarà al centro di un incontro promosso per domani, 15 marzo, a Milano, dall’Associazione InCerchio per le Persone Fragili, e a presentarlo sarà lo stesso Simone Soria

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Prima di tutto NOI

Un confronto tra docenti e ricercatori dell’Università di Bologna e il personale tecnico-educativo della Fondazione Dopo di Noi, per approfondire il tema dell’autodeterminazione della persona con disabilità come condizione irrinunciabile per la costruzione di percorsi educativi utili a realizzare un progetto di vita autonoma: sarà questo il seminario “Prima di tutto NOI. L’autodeterminazione della persona con disabilità intellettiva nella costruzione del progetto di vita”, organizzato per il 15 marzo a Bologna dalla stessa Fondazione Dopo di Noi, insieme all’Università e all’AUSL locali

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Le strade di una reale inclusione scolastica

«Solo ragionando in un’ottica sistemica, sarà finalmente possibile un vero accompagnamento nel percorso di inclusione di tutti gli istituti, di tutti i docenti e di tutti i ragazzi in qualunque zona del nostro Paese. E in tale percorso, deve diventare fondamentale ed essere reso strutturale il ruolo di organismi come i Centri Territoriali di Supporto (CTS) e i Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI)»: è quanto emerso con chiarezza a Roma, durante il convegno nazionale intitolato “Inclusione: conquiste, realizzazioni e prospettive”, promosso dai CTS della Capitale

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