«Il “Dopo di Noi” non può rappresentare solo un “contenitore” sufficientemente finanziato che assiste, accoglie e accudisce. Deve poter rappresentare la garanzia del prosieguo di un “Durante Noi”, progettato fin dalla primissima infanzia, con l’intento di promuovere, potenziare e sostenere intenzionalità e autodeterminazione nella persona, affinché anche quest’ultima possa, nonostante il deficit, e pure quando viene definito “grave”, tessere un’esistenza degna di essere definita e raccontata come tale».
Si muove su queste basi il percorso denominato Filo di Arianna – che in queste settimane cerca sostegno anche nell’àmbito del Programma Aviva Community Found – iniziativa con cui l’Associazione di Promozione Sociale De@Esi di Bologna prosegue sulle linee fissate a suo tempo dall’indimenticato Nicola Cuomo – docente di Pedagogia Speciale all’Università di Bologna, scomparso poco meno di un anno fa -, quelle cioè di «un progetto di vita “Durante Noi”, che parta dall’intervento precoce fino al “Dopo Genitori”, orientando le prassi dell’amministratore di sostegno grazie a un testamento pedagogico che, depositato in tribunale, consigli al Giudice la coerenza da proseguire». (S.B.)
Per votare nell’àmbito del Programma Aviva Community Found (fino al 30 marzo) il progetto dell’Associazione di Promozione Sociale De@Esi di Bologna Filo di Arianna e testamento pedagogico, consentendone il finanziamento, si deve accedere a questo link, al quale è disponibile anche un ampio approfondimento sullo stesso. Per ulteriori informazioni: Alice Imola (aliceimola@gmail.com).