Quali strumenti sono necessari ai giovani operatori per lavorare con le persone con disabilità nella prospettiva dei diritti? Quali sono le pratiche, gli stili, gli approcci che consentono di accompagnare le persone nei loro percorsi di vita, muovendosi nella prospettiva della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità?
A Torino si sta tentando di rispondere a tali quesiti con il ciclo di seminari intitolato Diritti in pratica e organizzato dal neonato Centro Studi Interdipartimentale per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino.
Aperti a operatori giovani o ancora in formazione, i vari incontri prevedono momenti in gruppo e attività pratiche, attraverso cui riflettere sulle pratiche che sostengono i diritti per le persone con disabilità. Si è partiti proprio oggi, 23 marzo, sul tema Progettare con le famiglie per sostenere i diritti, con partecipanti provenienti da tutto il Piemonte.
Nelle prossime settimane e mesi sono in programma altri quattro incontri, dedicati al lavoro, al contesto, al sostegno del diritto al lavoro e alla capacitazione delle famiglie.
Il Centro Studi Interdipartimentale per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino – costituitosi come gruppo di lavoro all’interno del CIRCE (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione) – è nato dalla positiva esperienza del Progetto VelA-Verso l’Autonomia, promosso dal 2014 al 2016 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (CRC) e attuato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino [«Superando.it» ne ha seguito passo passo gli sviluppi, come testimoniano i vari contributi elencati nella colonnina qui a destra del presente articolo, N.d.R.]. Esso è attivo nel campo della promozione di esperienze di ricerca, pratiche sociali e politiche basate sul modello dei diritti e il suo lavoro si concentra in particolare sulla messa a punto e la sperimentazione di pratiche di deistituzionalizzazione, intese come il superamento di ogni modalità segregante, sia attuate mediante forme di segregazione fisica, sia attraverso modelli di pensiero, stili e rappresentazioni segreganti.
Attualmente – oltreché nell’organizzazione di eventi formativi, come il citato ciclo di seminari –il Centro è impegnato in diverse altri iniziative, che vanno dalla coprogettazione di piani personalizzati, alla ricerca di metodologie innovative per sostenere il diritto al lavoro delle persone con disabilità intellettiva.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: centrostudi-divi@unito.it.