«Insieme a GESCO Campania (Consorzio Cooperativo di Imprese Sociali), all’Associazione Tutti a Scuola e a Federconsumatori Campania, avevamo promosso nelle scorse settimane una manifestazione per denunciare gli ulteriori tagli imposti dal Governo ai Fondi per le Politiche Sociali e per le Non Autosufficienze. Negli ultimi giorni, poi, la situazione è cambiata, soprattutto dopo il comunicato stampa diffuso il 17 marzo dal Ministero delle Politiche Sociali e il lavoro svolto dalle Associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie, che hanno ottenuto per il 29 marzo la convocazione anticipata del Tavolo per la Non Autosufficienza. E tuttavia, nonostante ciò, sempre insieme a GESCO, Tutti a Scuola e a Federconsumatori, confermiamo la mobilitazione regionale programmata per domani, 28 marzo, a Napoli, con un corteo che partirà alle 17 e raggiungerà la sede della Prefettura, in Piazza del Plebiscito. L’intenzione, anzi, è quella di allargarla alle varie realtà del welfare campano, perché non vogliamo abbassare l’attenzione sul tema delle risorse destinate alle politiche sociali e alla disabilità da parte della Regione Campania e dei Comuni».
A dichiararlo in una nota è Daniele Romano, presidente della FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che aggiunge: «Il dramma delle risorse per la disabilità non deve infatti riguardare solo il Governo, ma anche i Comuni campani, che non investono in maniera appropriata in politiche per la disabilità, con una spesa media di 706 euro all’anno, rispetto alla media nazionale, che è di 2.290 euro. E in tal senso, il Comune di Napoli è il primo a non dare il buon esempio, continuando a non rispettare i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, e mettendo fortemente in crisi i livelli essenziali di assistenza».
E del resto, non sono certo positivi i segnali arrivati dal provvedimento collegato alla Legge Finanziaria Regionale, approvato qualche giorno fa in Consiglio Regionale. «È stato approvato – sottolinea in tal senso Romano – un comma (il numero 62) che prevede la modifica dell’articolo 19 della Legge Regionale 11/07, inserendo un testo che recita: “I Comuni che compongono gli Ambiti Sociali individuano il Comune capofila con un sistema di votazione con maggioranza rinforzata, che sia determinata tenendo conto sia del numero dei Comuni votanti che del relativo peso demografico”. Questa rappresenta una modifica che può determinare pericolose conseguenze, poiché si corre il rischio, così facendo, di andare a riscrivere la conformazione di nuovi Ambiti Sociali, creando ulteriori disagi ai cittadini campani, e questo solo per logiche di interessi politici di qualche Consigliere Regionale».
«Inoltre – ricorda ancora Romano – la maggioranza del Governo Regionale ha respinto gli emendamenti che chiedevano la modifica dell’articolo 8 dell’ultima Legge di Stabilità Regionale (Legge 3/17), tramite il quale era stato istituito un Fondo di finanziamento per le RSA pubbliche (Residenze Sanitarie Assistenziali), pari a 2 milioni di euro per gli anni 2017, 2018 e 2019. Le proposte respinte miravano a convertire quelle risorse verso un Fondo per Progetti di Vita Indipendente, in linea con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Legge 18/09 dello Stato Italiano), riconosciuta anche dalla Regione Campania».
«Prendiamo dunque atto della scelta attuata dalla maggioranza in Consiglio Regionale – conclude il Presidente della FISH Campania – che va contro il principio della deistituzionalizzazione e la segregazione delle persone con disabilità. Poteva essere l’occasione giusta di cambiamento di rotta e di un bel gesto di civiltà e anche per questo abbiamo deciso di confermare la mobilitazione prevista per il 28 marzo a Napoli». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: federhand.fishcampania@gmail.com.
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