Proseguiranno fino al 2 aprile al Teatro Sala Umberto di Roma le repliche del Segreto del teatro, commedia di Gur Koren, prodotta da Alessandro Longobardi per Viola Produzioni e diretta da Lorenzo Gioielli, che vede tra i propri interpreti gli artisti con disabilità dell’Accademia L’Arte nel Cuore, Associazione capitolina che conduce ormai da anni un progetto di formazione artistica integrata multidisciplinare per persone con e senza disabilità, della quale ci siamo già più volte occupati nel nostro giornale.
A fianco dunque di Alberto Bognanni, Veruska Rossi, Alice Bertini, Lorenzo Caldarozzi, Alberto Fumagalli, Francesco Massaro e Silvia Parasiliti Collazzo della Scuola Stap Brancaccio, sono in scena, già dal 21 marzo, gli attori con disabilità Emanuela Annini, Valeria Antonucci, Ajay Bisogni, Ludovica Boccaccini e Alessandro Tiberi dell’Arte nel Cuore.
«Questa commedia – sottolinea Daniela Alleruzzo, fondatrice e presidente dell’Arte nel Cuore – costituisce un’ importante opportunità per ribadire il nostro motto, secondo il quale “dove c’è talento non esistono barriere”. Ormai da tanti anni, infatti, siamo impegnati a promuovere il valore dell’integrazione, per dimostrare che inserire professionalmente degli attori con disabilità non è poi una missione così impossibile».
Il segreto del teatro è centrato sulla vicenda di una “famiglia” goffamente malavitosa, che si imbatte in una compagnia teatrale amatoriale composta da persone con disabilità. Il boss strumentalizzerà quella compagnia, perseguendo il suo scopo illegale. Ma ecco che il “segreto del teatro” si svela, trasformando il destino dei loro protagonisti. Padre madre e figlio, famiglia di spacciatori, dopo la perdita del loro corriere di fiducia, tentano di traghettare il loro carico di droga in Macedonia utilizzando le scene della compagnia amatoriale e ne divengono produttori. L’amore però, trionfando, interviene e modifica gli eventi.
«Abbiamo scelto di fare interpretare la parte della compagnia di persone con disabilità da veri attori con disabilità – spiega il regista Lorenzo Gioielli – scoprendo che “diversamente” è un avverbio piuttosto inutile quando si parla della natura degli esseri umani. Siamo tutti “diversamente abili” e la normalità è soltanto una parola».
«Si tratta – è stato scritto – di una commedia esilarante e scorretta, che contrappone due realtà lontane e molto diverse tra loro, le quali, incrociandosi, danno vita ad una storia meravigliosa. Da non perdere». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: presslartenelcuore@gmail.com.