Mantenere in essere il Regolamento 307 (Regolamento delle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e disabili), ritenuto un modello virtuoso di politiche sociali che ha dato lavoro a centinaia di persone in difficoltà e con disabilità, consentendo, nel solo anno 2016, di impiegare nella città di Torino 579 lavoratori svantaggiati. E farlo, nello specifico, in vista degli appalti in scadenza relativi agli affidamenti esterni di cinque musei torinesi.
Dare corso, poi, all’accordo raggiunto lo scorso anno per l’assolvimento degli obblighi derivanti dalla Legge 68/99 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili), da parte del Comune di Torino.
E infine, ma non ultimo, essere coerenti negli atti esercitati dall’Amministrazione Comunale, rispetto a quanto previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
Erano state queste – come aveva riferito la scorsa settimana la CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), e come le avevamo riportate nel nostro giornale – le istanze che avevano portato numerose organizzazioni del capoluogo piemontese (a questo link è disponibile l’elenco) a promuovere un presidio/manifestazione davanti alla sede del Comune Torino, ritenuto necessario allo scopo di «sottolineare la poca attenzione della Giunta Comunale nei confronti del diritto al lavoro delle persone con disabilità, e soprattutto di quelle con disabilità più complesse».
In tale occasione, dunque, una delegazione di quelle stesse organizzazioni è stata ricevuta, oltreché dai capigruppo consiliari, dagli assessori comunali Sergio Rolando e Marco Giusta, che si sono soffermati sui vari punti contestati.
Nello specifico, per quanto riguarda l’applicazione del Regolamento 307, l’assessore Giusta ha dichiarato che esso «rimarrà vigente» e nella fattispecie degli appalti in scadenza negli àmbiti museali, «ci impegneremo a fare applicare la clausola di salvaguardia dell’occupazione prevista nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, compreso il Regolamento stesso».
Dal canto loro, le organizzazioni promotrici del presidio/manifestazione hanno auspicato che su tale questione l’Assessorato al Lavoro mantenga la titolarità delle gare e il monitoraggio sulle stesse come finora avvenuto.
A proposito poi dell’assolvimento degli obblighi derivanti dalla Legge 68/99, l’assessore Rolando ha ribadito l’impegno a «dar corso all’accordo raggiunto lo scorso anno, non appena approvato il Bilancio, al fine della correttezza procedurale». «I tempi previsti per dar corso a quanto dichiarato -ha aggiunto – sono prudenzialmente previsti per il prossimo mese di giugno».
Ancora Giusta, infine, ha informato che è allo studio la figura del disability manager e che le Associazioni verranno informate e coinvolte nel percorso di definizione dello stesso. (S.B.)
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