Avevamo già dato notizia, nell’autunno dello scorso anno, dell’avvio di una bella iniziativa di agricoltura sociale, promossa in Campania e finanziata tramite un bando di microprogettazione del CSV Asso.Vo.Ce., il Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Caserta, a cura dell’Associazione Umanità Nuova di Alvignano (Caserta), aderente alla FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e impegnata sul territorio dell’Alto Casertano nella tutela dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, in partnership con le Associazioni Oltre il Domani di Dragoni (politiche giovanili) e Familiari Disagiati Psichici di Piedimonte Matese (diritti delle persone con disagio psichico), oltreché con l’Azienda Agricola Luigi Rossi.
Si tratta dell’Orto di Johnny, realtà dedicata a Giovanni (“Johnny”, appunto), indimenticato compagno di viaggio di Umanità Nuova, con la quale ci si è sostanzialmente posti l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e lavorativa, il potenziamento delle capacità di apprendimento e le pari opportunità delle persone con disabilità, da raggiungere attraverso la loro qualificazione professionale e lavorativa nel settore dell’agricoltura. «Il loro inserimento nel mondo del lavoro – aveva spiegato a suo tempo Daniele Romano, presidente di Umanità Nuova e della FISH Campania – risulta una priorità, poiché la maggioranza dei giovani con disabilità intellettiva riescono a trovare un equilibrio impegnandosi in attività alla loro portata».
Formazione dei giovani con disabilità sui temi dell’agricoltura, dunque, con la relativa produzione, ma anche la valorizzazione delle colture locali in chiave moderna, e la garanzia, non certo secondaria, di un reddito minimo, con l’obiettivo di costituire un Cooperativa Agricola di tipo B, impegnata anche nella vendita dei prodotti realizzati, attraverso il circuito dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) e la commercializzazione in loco e attraverso internet: queste le linee fondamentali su cui si basa il progetto, per il quale la citata Azienda Agricola Luigi Rossi, nei dintorni di Alvignano, ha messo a disposizione in maniera gratuita un terreno di oltre 3.300 metri quadrati, dove è stata realizzata una serra di circa 250 metri quadrati, per la coltivazione degli ortaggi, mentre sulla superficie esterna sono già partite alcune forme di sperimentazione di agricoltura sinergica, con il contributo di personale competente, per lo svolgimento di attività di tutoraggio.
A questo punto L’Orto di Johnny merita la maggior visibilità possibile ed è a questo che mira la presentazione alla cittadinanza programmata per il pomeriggio di domani, sabato 22 aprile (presso l’Azienda Agricola Luigi Rossi, Via Alifani, 4, Alvignano, ore 15.30), con una serie di ospiti quanto mai autorevoli, a dare ulteriore sostanza all’iniziativa.
Insieme ai promotori del progetto, infatti, e a Camillo Cantelli, presidente del CSV Asso.Vo.Ce di Caserta, interverranno Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH, Pietro Barbieri, già portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore e ancor prima presidente nazionale della FISH, Giampiero Griffo, componente del Consiglio Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International) e presidente della RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo) e Generoso Di Benedetto, disability manager del Comune di Eboli (Salerno). (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: lortodjohhny@gmail.com.
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