Proprio mentre scriviamo, sta per incominciare a Roma, presso la Sala Giunta del CONI, alla presenza del ministro dello Sport Luca Lotti, del presidente del CONI Giovanni Malagò e del presidente di Special Olympics Italia Maurizio Romiti, la conferenza stampa di presentazione dei XXXIII Giochi Nazionali Estivi di Special Olympics, il movimento internazionale dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva.
Dislocato in diverse località del nostro Paese, tra maggio e luglio, l’evento coinvolgerà ben 3.300 atleti provenienti da tutta Italia, svolgendosi a Terni e a Narni, dal 10 al 14 maggio, con le prove di atletica, canottaggio, dragon boat, golf, indoor rowing, nuoto, nuoto in acque aperte, tennis e tennis tavolo, alla Spezia dall’11 al 15 giugno (basket, calcio, badminton, ginnastica artistica e ritmica) e a Biella dal 3 all’8 luglio (bocce, bowling, equitazione, nuoto, nuoto in acque aperte, pallavolo, rugby e vela).
In tutto, quindi, 20 discipline sportive, che per gli sport di squadra prevedono gare di sport unificato, con la partecipazione, all’interno della stessa formazione, di atleti con e senza disabilità intellettiva.
La patente di internazionalità alla manifestazione verrà data inoltre dalla partecipazione di numerosi delegazioni provenienti da 17 Paesi stranieri, vale a dire Gran Bretagna, Lettonia, Paesi Bassi e Ungheria a Terni, Andorra, Gibilterra, Malta, Romania, Spagna e Svizzera alla Spezia, Austria, Canada, Cipro, Finlandia, Germania, Portogallo e Repubblica di San Marino a Biella.
Gli eventi che si svolgeranno in Umbria – una “prima” assoluta per i Giochi Estivi di Special Olympics – rappresenteranno anche una grande opportunità di sensibilizzazione del territorio sul tema della disabilità intellettiva. In Liguria e in Piemonte, invece, si tratterà di un gradito ritorno, dopo le edizioni della Spezia del 2007, 2011 e 2014 e di Biella del 2008 e 2012.
In parallelo, poi, verranno presentati oggi a Roma altre due importanti iniziative, che si svolgeranno a fianco dei Giochi: innanzitutto i programmi sportivi non competitivi dello YAP (Young Athletes Program), programma innovativo di gioco e attività motoria per bambini fino agli 8 anni di età. E poi il MATP (Motor Activity Training Program) percorso di allenamento studiato per bambini e adulti con disabilità intellettive gravi e gravissime e disabilità fisiche e/o sensoriali, con associata una disabilità intellettiva.
Da ultimo, ma non certo ultimo, durante le manifestazioni gli atleti avranno la possibilità di sottoporsi ad esami medici gratuiti, nell’àmbito del Programma Salute promosso da Special Olympics, che vede l’attuazione di specifici protocolli di accoglienza, prevenzione e diagnosi per persone con disabilità intellettiva e il coinvolgimento di centinaia di volontari clinici. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa Special Olympics Italia (Giampiero Casale), stampa@specialolympics.it.
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