«La vicenda dei Fondi Sociali e del loro aumento, poi del loro taglio, quindi della loro reintegrazione, degli accordi fra Stato e Regioni per recuperare la dovuta capienza, sembra non avere mai fine, ingenerando un clima a dir poco imbarazzante»: così Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), commenta il contenuto della cosiddetta “Manovrina”, ovvero il Decreto Legge 50/17 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 aprile scorso e approdato ieri, 26 aprile, all’esame della Camera.
«Ci si aspettava – si legge in una nota della FISH – che in quel Maxi-Decreto il Governo avesse realmente previsto 210 milioni di euro per integrare i recenti tagli che hanno ridotto ad un terzo il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e i 38 milioni necessari a garantire l’assistenza e il trasporto degli alunni con disabilità nel prossimo anno scolastico. Queste almeno erano le promesse che l’Esecutivo, e in particolare il Ministero dell’Economia e delle Finanze, avevano assunto con le Regioni, affinché queste, da parte loro, integrassero il Fondo per le Non Autosufficienze di 50 milioni di euro, riportandolo a 500. Ma niente di tutto ciò».
«Oltre ad augurarci che il Parlamento ripari a questa bizzarra “dimenticanza” – dichiara Falabella -, restituendo un senso alla lealtà dei confronti istituzionali, confidiamo che le Regioni, forti della lacuna del Governo, ritirino la loro disponibilità, frutto di una specifica e documentata intesa».
La preoccupazione maggiore della FISH, per altro, è l’inaccettabile ipotesi che manchino le risorse per garantire il diritto allo studio delle persone con disabilità: «Su questo con più forza daremo battaglia – sottolinea il Presidente della FISH – e, se necessario, anche nelle aule dei tribunali». (S.B.)
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