Sarà certamente un evento di particolare importanza la Sesta Conferenza Italiana sulla Comunicazione Aumentativa e Alternativa (intitolata L’utilizzo di buone prassi in Comunicazione Aumentativa e Alternativa secondo il modello della partecipazione per una inclusione efficace ed efficiente), in programma dal 26 al 28 maggio prossimi presso la Camera di Commercio di Prato, a cura di ISAAC Italy, sezione italiana dell’ISAAC (International Society for Augmentative and Alternative Communication).
Come spiega infatti Giusi Castellano, vicepresidente dell’organizzazione promotrice, e come si evince dallo stesso titolo dell’evento, «per la prima volta in Italia verranno presentati ufficialmente i documenti scientifici centrati sulle buone prassi in Comunicazione Aumentativa e Alternativa, vero e proprio corpus elaborato dal nostro Comitato Scientifico Nazionale. Sarà dunque l’avvio di un percorso che auspichiamo di poter condividere con tutte le Associazioni, Società Scientifiche e Istituzioni, per giungere alla stesura di Linee Guida Italiane sulla Comunicazione Aumentativa e Alternativa».
Da segnalare, inoltre, che durante la tre giorni in Toscana sono previsti anche laboratori per la presentazione e la conoscenza degli ausili per la comunicazione, oltre a numerosi contributi provenienti da gruppi di ricerca, professionisti e utenti esperti di Comunicazione Aumentativa e Alternativa. (S.B.)
Per ogni approfondimento sulla Conferenza del 26-28 maggio a Prato, accedere alla pagina web dedicata all’evento, nel sito di ISAAC Italy. Per altre informazioni: info@isaacitaly.it.
CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa)
La CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa) è un’area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con difficoltà di comunicazione, utilizzando sistemi di simboli o immagini. Si tratta di una tecnica che richiede la formazione di genitori, operatori e del bambino e che funziona al meglio tramite una supervisione a domicilio da parte dello specialista.
Si parla quindi di comunicazione aumentativa perché l’obiettivo è quello di arricchire, completare, implementare al massimo le abilità comunicative naturali della persona con disabilità verbale, alternativa perché si utilizzano strategie diverse da quelle verbali, come tabelle, simboli, immagini, scritte e software dedicati, scelti in base ai bisogni specifici e alle possibilità del paziente.
Nell’àmbito dell’età evolutiva, la CAA viene proposta a bambini con paralisi cerebrali infantili, sindromi genetiche, disprassia (incapacità di compiere movimenti volontari), ritardo mentale, sordità grave e alcune forme di autismo.
ISAAC Italy
È la sezione italiana dell’ISAAC (International Society for Augmentative and Alternative Communication) e raduna nel nostro Paese le persone interessate e coinvolte nella CAA, i loro familiari e amici, oltre ai professionisti, ai tecnici e alle aziende che distribuiscono in Italia ausili e materiali per tale metodica.