«Salire sul podio davanti a migliaia di spettatori insieme a Stephane con cui abbiamo organizzato questo evento, e poi sentire per ben due volte l’inno italiano, è stata un’emozione indimenticabile. Siamo partiti nel marzo del 2013 con sette piloti, e oggi eravamo a Le Mans a fianco della Moto GP con trenta piloti provenienti da tutto il mondo. Insieme a Chiara Valentini abbiamo sempre creduto in questo progetto sportivo: quando siamo in moto, nessuno di noi si sente disabile, e oggi lo abbiamo dimostrato, dal primo all’ultimo, perché qui tutti hanno vinto e non solo chi è salito sul podio».
Così un emozionato e a dir poco soddisfatto Emiliano Malagoli ha commentato la prima edizione dell’International Bridgestone Handy Race, competizione tutta dedicata a motociclisti con disabilità, organizzata dalla sua Associazione Di.Di. (Diversamente Disabili) – di cui abbiamo seguito in questi anni il trascinante percorso – insieme all’Associazione transalpina Handy Free Riders di Stephane Paulus e ospitata – come avevamo preannunciato a suo tempo – in uno scenario quanto mai prestigioso come quello del Motomondiale, in occasione del Gran Premio di Francia svoltosi sul Circuito di Le Mans dal 19 al 21 maggio.
Dopo la pioggia incessante che ha caratterizzato le prove libere e le qualifiche del venerdì, al sabato un pallido sole ha accompagnato questi piloti speciali in griglia di partenza, accolti dal calore e dagli applausi di tutto il pubblico presente sulle tribune gremite, e dagli “addetti ai lavori” che non si sono voluti perdere l’emozionante competizione.
Nella classe 1000 cc. la vittoria è andata a Daniele Barbero, davanti ai citati Stephane Paulus ed Emiliano Malagoli. Nella 600 cc., invece, si è imposto Maurizio Castelli, seguito dall’inglese Michael Reynolds e dallo spagnolo Alex Cruz.
«Il successo di questa manifestazione – ha ricordato ancora Malagoli – va condiviso con Claude Michy, organizzatore del Gran Premio di Francia, e con Lucio Cecchinello, presidente onorario della nostra Associazione, ma soprattutto persona fantastica. E un ringraziamento va a tutti i nostri partner che ci hanno permesso di arrivare qui: primo fra tutti Bridgestone, che ci ha supportato sin dall’inizio, ma anche ACI Roma, Leasys, BMW, Intrasecur Group, Vanessa Paddock, Premier, TCX e Handytech. Si chiude dunque, anzi si apre da qui, una vera pagina di “storia del motociclismo paralimpico”».
Il percorso dei centauri con disabilità riprenderà ben presto, ovvero già dal 10 e 11 giugno, sul circuito romano di Vallelunga, con la prima gara della Di.Di.Bridgestone Cup, il campionato italiano organizzato anch’esso dall’Associazione Di.Di. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@diversamentedisabili.it (Chiara Valentini).
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